Non appena insediata la nuova giunta, compie il primo atto da assessore all’agricoltura Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania con delega al settore primario.
Giusto ieri – domenica -  De Luca ha ricevuto, accogliendone la richiesta, una delegazione della Coldiretti Campania per sviluppare un confronto sulle priorità regionali nel comparto agricolo.
 
La settimana scorsa, con una dura nota stampa, Coldiretti Campania aveva denunciato la situazione di stallo nella quale versano i Programmi di sviluppo rurale della Campania. L’organizzazione agricola sul Psr 2007-2013 aveva lamentato il notevole ritardo nella spesa che rischia di provocare un disimpegno automatico del Feasr tale da indurre una perdita di spesa pubblica valutata intorno ai 370 milioni di euro.  Sul Psr 2014-2020, invece, Coldiretti aveva chiesto un focus urgente, finalizzato allo sblocco del negoziato con Bruxelles, visto che il nuovo programma ha raccolto da parte della Commissione Ue ben 600 osservazioni.
 
L’incontro, secondo una nota dell’ufficio stampa della presidenza della regione Campania, "Ha fatto registrare una profonda condivisione d’intenti per rendere il settore uno degli ambiti di punta del rilancio economico, occupazionale, imprenditoriale della Campania”.
 
Secondo la nota “Si è convenuto sulla necessità di scongiurare la restituzione di circa 370 milioni di euro di fondi europei e nazionali non spesi nella programmazione 2007-2013. In tale prospettiva il presidente De Luca ha già incaricato gli uffici regionali di procedere ad una rapida e dettagliata verifica della spesa e dei soggetti destinatari di fondi per superare in tempi brevissimi le criticità più gravi”.
 
Sempre secondo l'ufficio stampa della presidenza campana “La Regione Campania promuoverà un’ampia consultazione e concertazione con le organizzazioni del comparto agricolo per rispondere in modo compiuto alle 600 osservazioni pervenute dall’Unione europea sul Piano di sviluppo rurale 2014-2020”.
 
La nota della presidenza entra anche nel merito dei nodi da sciogliere con Bruxelles che in particolare riguardano “La ridefinizione dinamica e moderna delle filiere, l’equilibrio tra le aree interne e costiere, l’innovazione tecnologica, le infrastrutture, la tutela delle eccellenze agroalimentari made in Campania”.