Sono sei le priorità della Toscana, in linea con la strategia Europa 2020: innovazione, redditività, filiera, tutela dell'ambiente, energia rinnovabile, integrazione sociale. Oltre il 45% dei finanziamenti, pari a 438,8 milioni di euro, è destinato alla redditività delle imprese agricole, all'ammodernamento delle aziende e alla diversificazione, oltre che a promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare.
Risorse pubbliche in grado di sostenere interventi per una spesa totale pubblico-privata da circa 1 miliardo di euro. Quasi il 31% delle risorse del Psr, ovvero 297,3 milioni di euro, sarà destinato all'ambiente, per la valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura, alla tutela della biodiversità e alla prevenzione dell'erosione dei suoli. L'11,8% dei finanziamenti, pari a 113,3 milioni, serviranno ad incentivare l'uso efficiente delle risorse idriche ed energetiche, mentre le risorse per lo sviluppo economico e l'inclusione sociale delle comunità rurali ammontano a 98 milioni di euro (10,2% del totale).
Il programma Leader, ovvero la serie di interventi per promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree rurali più fragili, è finanziato con 58 milioni di euro. 81 milioni sono invece destinati all'innovazione. Per i primi due bandi, ovvero i progetti integrati di filiera e il pacchetto giovani, sono stati stanziati rispettivamente 90 e 40 milioni di euro. Infatti, l'avvio di nuove imprese agricole, per giovani tra i 18 e i 40 anni, è incentivato con 40mila di primo insediamento, che diventano 50mila per le zone montane.