"Il voto favorevole alla Camera dei Deputati sul decreto sull’Imu agricola è un nuovo grave segnale di disattenzione per l’agricoltura italiana".

Con queste parole Agrinsieme accoglie il sì definitivo della Camera al decreto sull’Imu per i terreni agricoli. Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane dell’agroalimentare ribadisce la sua contrarietà al provvedimento e richiede l’immediata costituzione del Tavolo sulla fiscalità in agricoltura.

"Questa decisione - annuncia Agrinsieme - ci impone di proseguire nella nostra mobilitazione promossa sull’intero territorio nazionale, per un provvedimento che gli agricoltori giudicano iniquo e gravemente dannoso".
Agrinsieme ha quindi in calendario  il 25 marzo un incontro in sede di Conferenza Stato-Regioni e poi il giorno 31 promuoverà tre presidi a Roma. 

Negativa anche la reazione di Copagri, che tramite il proprio presidente Franco Verrascina commenta: "L'approvazione della conversione in legge del decreto sull'Imu agricola è una pagina scura della politica fiscale italiana, ma non ci rassegnamo e valuteremo possibili iniziative di rivendicazione e sensibilizzazione per arrivare all'abrogazione della misura. La questione è stata scaricata sui sindaci e ora questi facciano le loro valutazioni. Non esiste il discorso di soluzione migliore o di male minore. La nostra posizione è nota: non abbiamo mai preso in considerazione esenzioni o alleggerimenti su aree montane o parzialmente tali, isole minori e via discorrendo. L'imposta va abolita perché va a colpire i terreni produttivi di un settore che ha ampiamente dimostrato, soprattutto in termini di export e occupazionali, di poter essere trainante per il superamento della crisi e di poter davvero creare ricchezza".