Ora la manovra torna alla Camera per l'approvazione definitiva da parte del Parlamento.
“Diamo un segnale importante al mondo dei produttori di latte, anche in vista della conclusione del regime delle quote – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina – con l’istituzione del Fondo Latte Qualità. Passiamo dalle parole ai fatti, stanziando 110 milioni di euro per il triennio 2015-2017, che serviranno per interventi mirati al miglioramento qualitativo del prodotto italiano. Abbiamo esteso ulteriormente gli sgravi contributivi per le aziende agricole e consentito che l’Ismea possa anticipare i contributi europei alle imprese, come succede in altri Paesi come la Francia. In questo modo gli agricoltori potranno avere l’anticipo del 100% degli aiuti a giugno come previsto dal nostro piano per la semplificazione Agricoltura 2.0. Non facciamo mancare il nostro sostegno anche al settore della pesca con la conferma di 30 milioni di euro per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga”.
“Con una dotazione finanziaria più ampia del fondo indigenti, poi, avremo la possibilità di mettere in campo più azioni per dare risposte concrete a 6 milioni di cittadini in difficoltà nel nostro Paese, perché l’assistenza alimentare è un dovere del Governo - ha concluso Martina - Non si tratta solo di vincere la fame e lottare contro l’emergenza, ma costruire un sistema che funzioni e sia davvero al servizio di chi soffre di povertà alimentare”.
Le principali novità
Fondo Latte Qualità
Viene prevista l’istituzione di un Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario, attraverso il sostegno alla produzione con una dotazione finanziaria di circa 110 milioni di euro (8 milioni per il 2015, 50 milioni di euro all’anno per il 2016 e 2017). Gli obiettivi:
- incremento della longevità;
- miglioramento degli aspetti relativi al benessere animale;
- studio della resistenza genetica alle malattie;
- rafforzamento della sicurezza alimentare;
- riduzione dei trattamenti antibiotici.
Nell’attuazione sono previsti criteri favorevoli alle imprese condotte da giovani e a quelle nelle zone montane.
Sgravi contributivi per le aziende agricole
Vengono destinati 45 milioni di euro per il periodo 2015-2019 per sgravi contributivi alle aziende agricole per l’incentivo di nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato. In particolare, vengono estese le misure per gli sgravi contributivi relative alle assunzioni a tempo indeterminato (esonero totale del versamento dei contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato per 36 mesi fino a un massimo di 8.060 euro annui per lavoratore) che nel testo originario prevedevano l'esclusione del settore agricolo. Tale incentivo riguarderà i lavoratori agricoli che nell'anno precedente siano stati assunti con contratto a tempo determinato con un minimo di 250 giornate di lavoro.
Rafforzato ruolo Ismea
Tra gli interventi di rafforzamento del ruolo dell’Istituto Ismea, viene prevista la possibilità che l’Istituto possa erogare in anticipo gli aiuti legati alla Politica agricola comune agli agricoltori che ne faranno richiesta al momento della presentazione della Domanda. La norma, infatti, rimuove il divieto erogazione di anticipazioni finanziarie, a fronte della cessione di contributi europei per il settore agricolo, in favore degli agricoltori beneficiari dei medesimi. Oggetto della cessione potranno essere quindi quei crediti maturati (quelli per cui la domanda di concessione dell’aiuto alla Commissione sia già stata accolta), dovutamente certificati da gli Organismi pagatori.
Pesca
Confermate le risorse pari a 30 milioni di euro per il 2015 per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga nel settore della pesca.
Fondo indigenti
12 milioni di euro per la dotazione finanziaria del fondo nazionale indigenti gestito da Agea con la collaborazione degli Enti caritativi.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali