"La speranza è che l'Expo possa rappresentare l'occasione per mettere i grandi temi legati al cibo al centro delle agende internazionali - spiega Guido Barilla, presidente della Fondazione Bcfn -. L'auspicio è che l'Italia sappia portare avanti questo progetto, giocando un ruolo di leadership attraverso la promozione di un accordo globale sull'alimentazione".
In aggiunta, la Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati ha di recente approvato una risoluzione sulla “stesura di un Protocollo Milano sull'efficienza della catena agroalimentare, in seno all'Expo 2015” promossa da Cimbro. Inoltre, è stata approvata una mozione unitaria sullo spreco alimentare a firma di Fiorio (vice presidente Commissione Agricoltura) che chiede al Governo di affrontare, con urgenza, il problema dello spreco alimentare lungo tutta la catena dell’approvvigionamento e del consumo e di impegnarsi in sede europea al fine di intraprendere un’azione congiunta volta a impedire speculazioni finanziarie sulle commodity alimentari, tra le quali il grano e il mais.
“Le iniziative in atto dimostrano che siamo sulla buona strada perché il Governo si attivi in modo concreto nei confronti dei temi di Expo 2015, quali alimentazione e sostenibilità” – afferma Riccardo Valentini, direttore della Divisione impatti del clima al Centro euromediterraneo sui Cambiamenti climatici e membro dell’Advisory board della Fondazione Bcfn.
A livello europeo, si è tenuto la settimana scorsa a Bruxelles un primo incontro durante il quale è stato presentato il Protocollo di Milano agli esperti e scienziati del comitato istituito dallo European commission’s directorate-general for research and innovation (Jrc) per supportare la definizione e implementazione del programma scientifico europeo in vista di Expo.
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