Lo dichiara, a nome dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Davide Vernocchi per il quale nel Consiglio agricolo di ieri “è stato in particolare premiato il proficuo lavoro di squadra portato avanti negli ultimi mesi dall’amministrazione italiana, con il costante coinvolgimento nelle sedi europee degli altri principali Paesi produttori ortofrutticoli, mirato sostanzialmente a contrastare la presentazione a breve termine di proposte legislative sulla futura riforma dell’Ocm ortofrutticola fondate sulla riduzione dell’attuale sostegno comunitario alle Op operanti nei Paesi storici, quale conseguenza del reperimento di un budget di spesa dedicato allo sviluppo di forme aggregate, anche diverse dalle Op, nei Paesi nei quali è più basso il livello di aggregazione, come nell’Est Europa”.
“Il risultato raggiunto, in virtù del blocco esercitato dai Paesi produttori – spiega Vernocchi - con il pieno sostegno in questa direzione della cooperazione italiana, francese e spagnola, ha sicuramente dato un segnale politico molto importante, giudicando prematuro avviare un percorso radicale di riforma in una fase in cui è ancora da valutare l’impatto di alcune modifiche apportate dalla recente riforma della Pac” .
“Riteniamo che il chiarimento intervenuto sul calendario del lavori comunitari - conclude Vernocchi - consentirà ora di orientare al meglio le imminenti decisioni nel nostro Paese relative alla definizione della Strategia nazionale applicativa delle nuove disposizioni del Regolamento n. 1308/2013, salvaguardando in particolare la programmazione dei Programmi operativi poliennali delle Op nell’orizzonte definito almeno fino al 2020 e la corrispondente durata della Strategia nazionale”.
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