Avepa, l'Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, ha presentato in occasione di Vinitaly due innovazioni finalizzate a eliminare o ridurre la burocrazia in un settore che oggi ne viene soffocato per l'equivalente di circa tre mesi l'anno, tanto è il tempo che mediamente l'imprenditore deve dedicare alle “scartoffie”.

Si tratta della firma grafometrica per la sottoscrizione dei documenti digitali e di un portale innovativo a servizio degli utenti dell'Agenzia, che così non hanno più la necessità, nella maggior parte dei casi di recarsi agli sportelli Avepa.
I due strumenti sono stati presentati nello stand della Regione alla fiera veronese, presente lo stesso governatore del Veneto che ha firmato per primo “digitalmente” i documenti di Avepa, dal direttore dell'Agenzia Fabrizio Stella, che nell'occasione ha consegnato le prime tavolette grafiche per la firma digitale ai rappresentanti dei Centri di assistenza agricola convenzionati con Avepa.

Questi ultimi hanno firmato “virtualmente” il verbale di consegna, che arriverà loro in originale in posta elettronica. Quanto al portale, si tratta di una nuova piattaforma di servizi ed informazioni – ha spiegato Stella – realizzato con l’obiettivo principale di agevolare l’accesso dei clienti ai servizi dell’Agenzia, ma anche a informare tutti quelli che lo desiderano sul lavoro che viene svolto, in un'ottica di trasparenza e collaborazione”.

A queste innovazioni, che seguono quelle riguardanti l'eliminazione “fisica” dei libretti Uma, la sparizione (letteralmente) dei fax che c'erano in Avepa, la firma digitale, la georeferenziazione dei controlli in collaborazione con Google, si aggiunge anche il nuovo logo, che rappresenta simbolicamente il cambiamento che l’Agenzia sta attuando per rispondere in modo sempre più moderno ed efficace alle esigenze dei propri clienti.

“Avviamo una vera e propria rivoluzione – ha affermato Stellacon una struttura tipicamente amministrativa che diventa amichevole e sorridente, ma soprattutto più efficace e rapida di quanto già non sia. E' un punto di non ritorno ma anche l'avvio di un processo che siamo impegnati ad estendere su tutto il nostro scenario operativo”.