Miglioramento confermato anche nel corso dei primi 6 mesi del 2013, con una riduzione delle importazioni agroalimentari e un ulteriore incremento dell’export. L’andamento positivo del commercio estero conferma la migliore tenuta che il settore agroalimentare sta registrando rispetto al complesso dell’economia in questi anni di crisi. Sono questi i dati che emergono dal Rapporto sul commercio agroalimentare, giunto alla sua 21° edizione e disponibile sul sito Inea (o in formato cartaceo su richiesta a biblioteca@inea.it), con un approfondimento riguardante l’analisi della competitività dei prodotti del made in Italy sui principali mercati esteri.
Migliora complessivamente la propensione ad esportare e il grado di copertura commerciale. Nel primo caso (rapporto tra flusso in uscita e produzione agroindustriale, entrambi in crescita) si assiste a un 1,1% rispetto al 2011. Nel secondo (rapporto tra esportazioni in crescita e importazioni in calo) si registra una variazione più consistente, +6% rispetto al 2011, invertendo la tendenza dei due anni precedenti.
Al contrario, si riduce dello 0,7% la propensione ad importare, a causa della già descritta flessione delle importazioni. Il grado di autoapprovvigionamento, rapporto tra produzione agroindustriale e consumo, entrambi in crescita nel 2012, registra un incremento pari al 2,9%, legato anche in questo caso alla performance positiva dei flussi in uscita rispetto a quelli in entrata e, in aggiunta, rispetto alla dinamica moderata della produzione interna.
Banca dati online
Da oggi, inoltre, è online la Banca dati Inea sul commercio con l’estero dei prodotti agroalimentari, basata su un'aggregazione originale dei dati Istat sviluppata dall’Inea e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. La Banca dati, consultabile sul sito dell’Istituto, permette di ricostruire i flussi, in valore e in quantità, delle importazioni e delle esportazioni italiane dei singoli prodotti agroalimentari con riferimento a 107 Paesi partner.
Le informazioni sono organizzate in:
• Banca dati nazionale, che contiene i flussi agroalimentari dell’Italia dal 2000 al 2012, con un dettaglio sugli scambi di 280 voci di prodotto con i singoli Paesi partner;
• Banca dati del made in Italy, che riporta il dettaglio degli scambi, dal 2010 al 2012, di quei prodotti agroalimentari riconosciuti all’estero come “tipici” del Belpaese.
Per il Rapporto Inea sul Commercio con l’estero dei prodotti agroalimentari 2012 (clicca QUI)
Per la Banca dati Inea sul Commercio con l’estero dei prodotti agroalimentari (clicca QUI)
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Fonte: Inea