Maggiormente colpite la Liguria e l'Emilia, ma ingenti danni si registrano anche altrove. Intere aziende agricole sono sommerse sotto il flagello dell'acqua.
Zootecnia e ortofrutta le produzioni che al momento hanno subito di più l'ondata di maltempo, e ci sono strutture, strumenti e fattori produttivi fondamentali come stalle, serre, macchine agricole, energia e attrezzature varie che non sono utilizzabili. In molti casi sono interrotte le vie di comunicazione, cosa che rende ancora più difficile i soccorsi e che lascia ai soli agricoltori il drammatico compito di salvare il salvabile.
La piena del Sessarego a Bogliasco nel genovese e l'esondazione del Secchia nel modenese, assieme alle diverse frane, sono gli emblemi di un quadro disastroso. Un bilancio delle perdite economiche per le aziende agricole è ancora prematuro, anche perché in buona parte del Paese le previsioni non sono rassicuranti per l'intera settimana.
"Ancora una volta dobbiamo ribadire come sia improcrastinabile una gestione del territorio che veda il sistema agricolo totalmente coinvolto" nota la Copagri, che chiede alle autorità competenti di monitorizzare in tempi celeri una situazione che appare a tutti gli effetti da dichiarazione di stato di calamità.
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Fonte: Copagri