A farla da padrona nel panorama, i vini spagnoli che segneranno un aumento del 26%, con 43 milioni di ettolitri prodotti. Gli altri due “big” del settore, Francia e Italia, ne produrranno rispettivamente 44,45 e 46,5 milioni, pari a un incremento del 7% per i vini transalpini e del 2% per i nostri.
Produzione decisamente in espansione in Romania (+65%) e Ungheria (+44%), anche se su raccolti di dimensioni decisamente inferiori, rispettivamente 5,93 e 2,61 milioni di ettolitri. La Croazia, ultima entrata nella famiglia europea, registrerà un +10%.
Le dure condizioni atmosferiche la scorsa primavera, con grandinate che hanno riguardato diverse zone di Italia e Francia, non hanno dunque influenzato negativamente il raccolto, ritardandolo solo di due settimane.
Gli unici Stati membri che hanno avuto difficoltà e cali di produzione sono stati Cipro (-15%), Bulgaria (-2%) e Slovenia (-4%).