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Con il voto di ieri, 8 ottobre, il Parlamento europeo ha approvato degli emendamenti che migliorano il testo di partenza della direttiva sul tabacco. In particolare sono stati superati provvedimenti ideologici come il ricorso al pacchetto generico, che avrebbe favorito il mercato illecito del contrabbando e della contraffazione, senza portare beneficio alcuno alla salute dei cittadini e con pesanti ricadute su tutta la filiera agroindustriale in termini economici e occupazionali. Ora auspichiamo che, nel trilogo finale, venga chiarito anche il delicato nodo dell’utilizzo degli ingredienti, particolarmente importanti ad esempio nel caso del Burley campano". Lo afferma la
Cia, Confederazione italiana agricoltori, in merito al voto sulle nuove norme anti-fumo ieri, 8 ottobre, a Strasburgo.
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E’ importante che si giunga alla fine del negoziato a un punto di equilibrio tra il fondamentale obiettivo di tutela della salute pubblica, in particolare delle giovani generazioni, e la salvaguardia di un comparto produttivo d’eccellenza in Italia e in Europa - spiega la Cia -
già fortemente penalizzato dall’abolizione dei premi accoppiati, come previsto dalla riforma della Pac". L’Italia è il primo Paese produttore ed esportatore di tabacco in Europa e conta circa 200 mila addetti, di cui 60 mila nella sola fase di coltivazione, ricorda la Cia, con una forte presenza di lavoro femminile e in aree geografiche a forte disoccupazione come la Campania.