Si tratta di risorse importanti che le imprese agricole possono utilizzare per investire, prima di tutto sul lavoro. D’altra parte -ricorda la Cia- nell’ultimo anno in agricoltura sono stati proprio i giovani a contribuire in modo più significativo alla crescita del lavoro dipendente, visto che gli occupati con meno di 35 anni sono aumentati del 5,1%.
"E non si possono sottovalutare neppure le indicazioni che arrivano dalle università -conclude la Cia-. Secondo dati pubblicati di recente da Almalaurea un agronomo su due trova lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo, e quasi uno su tre con un contratto stabile. Tanto che, dall’inizio della recessione, la facoltà di Agraria ha fatto registrare un picco di immatricolazioni superiore al 40%, a fronte di un crollo generalizzato delle iscrizioni di oltre il 12 per cento in cinque anni".
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Fonte: Cia