Nelle campagne la situazione per i pensionati è sempre più difficile. Nelle aree rurali si registra la massima concentrazione di pensioni minime, inferiori alla soglia di 500 euro mensili. Lo afferma l’Anp, l’Associazione nazionale pensionati della Cia, Confederazione italiana agricoltori, commentando il Rapporto annuale dell’Inps diffuso.

"Attualmente -spiega l’Anp Cia- sono sette su dieci i pensionati delle aree rurali a essere vicini alla soglia di povertà: un rapporto di gran lunga più allarmante di quello relativo alla popolazione italiana, che sfiora il 30%Una condizione di sofferenza -rimarca l’Anp-Cia- ingigantita dalla consistente perdita del potere d’acquisto delle pensioni negli ultimi vent’anni, dal progressivo aumento della pressione fiscale e dalla drastica riduzione dei servizi sociali, la cui carenza è stata ulteriormente aggravata dai tagli alla sanità, e in particolare al Fondo per la non auto-sufficienza che grava in particolar modo su anziani e pensionati, e dalla chiusura di molti uffici postali. Occorre al più presto porre riparo, servono interventi mirati e soprattutto nuove politiche in campo sociale".