I prodotti di ultima generazione non dovranno contenere più del 2% di grassi trans (conosciuti anche come Tfa) su base grassa, vale a dire meno dell’1% di tutto il prodotto, come raccomandato anche in ambito medico: l’eccesso di Tfa è considerato dannoso per il cuore e la circolazione.
La norma recepisce quanto già è avvenuto per la maggior parte dei condimenti spalmabili e per i prodotti di uso industriale che, secondo il monitoraggio di settore in ambito Ue, si sono attestati da tempo su una quota di grassi trans pari all’1,7. Tale progresso si deve ad un’attenta riformulazione delle ricette e al ricorso a tecnologie d’avanguardia, che hanno praticamente eliminato i grassi idrogenati dalle margarine di ultima generazione.
Il Codice di autodisciplina ribadisce, inoltre, l’impegno delle aziende del comparto a tutela del benessere del consumatore, attraverso la selezione di ingredienti sempre più leggeri e di nuove componenti utili come ausilio per particolari regimi dietetici. Al riguardo l’industria ha scelto di privilegiare gli oli vegetali nelle ricette della margarine moderne per il loro contenuto di grassi mono e polinsaturi, e di aggiungervi fitosteroli e ingredienti naturalmente ricchi di Omega 3, i cosiddetti “grassi buoni”, la cui importanza per la lotta contro il colesterolo è ormai accertata.
Assitol ha partecipato attivamente ai lavori di revisione del Codice europeo del settore, confermando l’attenzione delle imprese associate nei confronti dei consumatori.
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Fonte: Assitol - Associazione italiana dell'industria olearia