A sostenerlo è Giuseppe Politi, presidente di Agrinsieme, coordinatore che unisce Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop-Agroalimentare).
“Il presidente Scaramuzzi - ha aggiunto Politi - ha colto nel centro, sottolineando che quella di Agrinsieme è la strada maestra da seguire per consentire a tutte le attività agricole di essere riconsiderate, riportando i problemi al centro dell’attenzione di tutta la società”.
Politi ha affermato di condividere la proposta del presidente dell’Accademia dei Georgofili di un progetto strategico comune e di un ‘patto nazionale’ di emergenza per l’agricoltura. Investire nel settore primario, ha ricordato Politi, significa rilanciare migliaia di imprese che, con il loro apporto, possono contribuire allo sviluppo dell'intero Paese.
“Il riconoscimento di Agrinsieme da parte di un organismo autorevole e prestigioso, quale l’Accademia dei Georgofili, è, dunque, per tutti noi motivo di orgoglio e soddisfazione - ha concluso Politi - E’ una presa di posizione importante che conferma la validità di una scelta che, soprattutto nell’attuale difficile fase, rappresenta un momento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione che spesso hanno caratterizzato la rappresentanza agricola. In questo modo Agrinsieme contribuisce a rendere più forti le istanze del mondo agricolo e più efficace il confronto con le istituzioni statali, regionali e comunitarie”.
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