Il quinto Conto Energia e il rinnovato scenario degli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili non frena l'interesse delle aziende agricole, dell'industria alimentare e degli amministratori territoriali per un settore che ha ancora molto margine di sviluppo. 
È quanto emerso a conclusione di Bioenergy Italy, il Salone delle fonti rinnovabili di energia che si è chiuso alla Fiera di Cremona.

Il cuore della manifestazione è andato oltre l'esposizione di 149 marchi da tutta Europa e delle loro proposte tecnologiche: BioEnergy Italy ha infatti proposto un ricchissimo programma di appuntamenti da tutto esaurito in grado soprattutto di proporre soluzioni all'avanguardia per sviluppare il business delle rinnovabili.

La produzione non basta: la chiave di volta è la gestione dell'energia prodotta

“BioEnergy Italy si sta evolvendo – ha dichiarato il presidente di CremonaFiere Antonio Piva -. Fino ad oggi era importante soprattutto capire i sistemi produttivi nel settore delle rinnovabili, ma ora bisogna andare oltre: è necessario fornire strumenti tecnici e scientifici che consentano di ottimizzare la produzione e la gestione dell'energia, e soprattutto sperimentare per trovare soluzioni sempre più efficienti. Per questo da quest'anno abbiamo proposto per primi temi di grande attualità come la costituzione delle smart grid (le reti intelligenti di gestione dell'energia, ndr), l'utilizzo degli scarti dell'industria alimentare nei settori della farmaceutica e della cosmesi, o la produzione di energia da pollina".

Il format fieristico, che abbina un'esposizione e un programma scientifico d'eccellenza, ha attratto 9.884 visitatori: un numero inaspettato anche per gli espositori.

Riunire diverse specializzazioni per sviluppare l'intero settore

Per arrivare ai buoni risultati di BioEnergy Italy 2013, CremonaFiere e Dlg, partner tedesco nell'organizzazione della manifestazione, hanno lavorato molto per riunire e coinvolgere –  anche e soprattutto attraverso il programma convegnistio-seminariale – molte professionali anche indirettamente collegate alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
“Per questo ci tengo a sottolineare le importanti collaborazioni che abbiamo realizzato attraverso BioEnergy Italy – ha concluso Piva -: da Legambiente all'Associazione Italiana Tecnologia Alimentare, dalle maggiori Università italiane a Confagricoltura, passando per importanti realtà come Crpa, Enea, Consorzio Italiano Biogas, Cnr e Chimica Verde; il loro apporto è stato fondamentale per dare vita ad una manifestazione così variegata e qualificata in ogni suo aspetto".