"Il recente accordo sul bilancio Ue non deve condizionare la futura Pac. La riforma deve rispondere alle esigenze delle imprese e delle cooperative agricole e del sistema agroalimentare italiano. Per questo motivo è indispensabile che nel confronto che si andrà ad aprire nei prossimi mesi e anche dopo il voto in Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, l’Italia abbia una posizione forte, autorevole e condivisa in grado di far valere le ragioni della nostra agricoltura e cooperazione. Serve un tenace “gioco di squadra” tra governo, regioni e tutte le componenti della filiera agroalimentare".

È quanto sostenuto da Agrinsieme (il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari, che, a sua volta, ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop-Agroalimentare) nell’incontro con il ministro delle Politiche agricole Mario Catania, candidato per l’Udc, al quale ha presentato il documento predisposto per le elezioni del 24 e 25 febbraio.

Agrinsieme, dopo aver sottolineato l’esigenza di un cambiamento di rotta nella politica agroalimentare in Italia, ha insistito sulla necessità di provvedimenti che permettano alle imprese e alle cooperative agricole di tornare a crescere e ad affermarsi sui mercati. In particolare, il presidente di Confagricoltura Guidi ha fatto presente che il sistema imprenditoriale agroalimentare ha l’urgenza di strumenti validi e di risorse mirate per competere, di un drastico taglio della burocrazia, di politiche orientate all’internazionalizzazione.

Il presidente di Legacoop-Agroalimentare Luppi ha sostenuto l’importanza che riveste l’aggregazione nel sistema agroalimentare. "In questo modo - ha aggiunto - si possono recuperare efficienza nei cicli produttivi e nella funzione commerciale, liberando le risorse necessarie da investire in innovazione, internazionalizzazione e diversificazione".

Agrinsieme ha ribadito la proposta di creare un ministero per lo Sviluppo dell’agricoltura e dell’agroalimentare in grado di promuovere strategie agroindustriali e sanitarie, con una visione internazionale del comparto.
Il ministro Catania, che ha espresso un giudizio positivo sul documento elettorale di Agrinsieme, ha difeso l’accordo Ue sul bilancio e si è detto d’accordo su un’efficace strategia di coesione tra governo e regioni per la riforma della Pac 2014-2020. Catania ha espresso particolare attenzione al ricambio generazionale in agricoltura, anche con un più facile accesso al credito, e ha riaffermato l’esigenza di rafforzare gli strumenti e le misure per contrastare il fenomeno della contraffazione alimentare; ha condiviso inoltre la proposta di un ministero che abbia più ampie competenze nel settore agroalimentare.