Domani, venerdì 16 novembre, si terrà a Roma nella sede del Parlamento europeo, ore 9, il convegno intitolato "Diritti in campo: accesso alla terra e investimenti agricoli verso la sovranità alimentare". Negli ultimi anni, con l’acuirsi delle crisi alimentari e l’aumentata volatilità dei prezzi, la sicurezza alimentare e il diritto al cibo sono tornati al centro del dibattito internazionale. Il Comitato per la sicurezza alimentare mondiale, Cfs, Committee on world food security, ovvero il Forum internazionale delle Nazioni unite, è diventato il punto di riferimento sui meccanismi che governano i negoziati e la formulazione delle politiche internazionali.

 

Le organizzazioni contadine e la società civile vi partecipano a pieno titolo, al pari dei governi. Anche per l’Unione europea diventa un quadro strategico di riferimento per l’elaborazione di politiche. E’ importante approfondire i negoziati in atto nel Cfs e il modo in cui essi si ripercuotono sui programmi, le politiche e i finanziamenti in campo agroalimentare. L’Unione europea e i suoi stati membri, tra cui l’Italia, che ospita il polo alimentare dell’Onu (Fao, Ifad, Pam), dovrebbero interrogarsi sulle proprie responsabilità internazionali, guardando alla coerenza tra politiche commerciali, agricole, energetiche e di sviluppo.

 

Il seminario è rivolto a tutti coloro che sono, a vario titolo, interessati alle questioni del diritto al cibo. Lo scopo è attivare un confronto su come assicurare l’accesso alle risorse naturali e produttive da parte delle popolazioni più povere e identificare gli investimenti agricoli più idonei a supportare i piccoli produttori.

 

Tra gli obiettivi del seminario quello di creare alleanze con altri settori della società civile e con le istituzioni europee; ampliare le possibilità di sensibilizzazione dell’opinione pubblica; promuovere maggiore partecipazione e trasparenza sui processi decisionali che condizionano il modo di produrre e consumare, la sicurezza alimentare e l’ambiente.




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