Tra le coltivazioni, che registrano su base mensile un aumento dei prezzi del 4,6%, emerge un +10,1% per i cereali, con il granoturco rincarato del 15,2% e il frumento in rialzo del 6,2%. La recente ripresa del mercato cerealicolo - spiega l'Ismea - riflette le tensioni internazionali seguite al peggioramento delle stime sui raccolti 2012, a causa della prolungata siccità negli Stati Uniti e in Russia.
Risalgono la china anche i prezzi dell'olio di oliva che ad agosto spuntano un più 13,9% su luglio. Stabili su base mensile le quotazioni dei vini, mentre per frutta e ortaggi si segnalano fisiologici assestamenti al ribasso (rispettivamente del -2,6% e del -7,8%).
Nel comparto zootecnico aumentano del 3,9% i listini del bestiame vivo, con aumenti del 10,7% per i suini (limitatamente ai capi da macello), del 2% per gli avicoli, dell'1,8% per i bovini e del 2,6% per gli ovi-caprini. Al contrario, segnano il passo le quotazioni nel comparto lattiero-caseario, in calo dello 0,3% rispetto a luglio.
Passando al confronto annuo (su agosto 2011), Ismea rileva un incremento medio del 7,8% per le coltivazioni. Ad eccezione dell'olio di oliva, per il quale si conferma un divario negativo dei prezzi con lo scorso anno (-14,2%), per tutti gli altri comparti emerge una tendenza all'aumento. Un contributo decisivo è venuto dai semi oleosi (+20,5%), con la soia in particolare che ha raggiunto il livello di 495 euro/tonnellata, il più elevato dell'ultimo ventennio. Incrementi tendenziali a due cifre anche per vini (+36,7%) e frutta (+15,8%), mentre appaiono più contenuti gli aumenti di cereali (+5%) e ortaggi (+7%).
Non emergono infine variazioni di rilievo per i prodotti zootecnici. Lo 0,1% di aumento rispetto ad agosto 2011 è il risultato di dinamiche contrapposte, con il bestiame vivo in rialzo mediamente dell'8,6% e i lattiero-caseari in flessione del 9,5%.
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Fonte: Ismea