Con la crisi è boom di assunzioni in agricoltura: è questo infatti il settore in cui si registra il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 10,1%, in netta controtendenza con l'andamento generale che mostra livelli elevati di disoccupazione. Ad aumentare in campagna sono anche i lavoratori indipendenti, anche se in misura minore (+2,9%).
E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al secondo trimestre del 2012.
"Il trend positivo dell'agricoltura è particolarmente importante perché - continua la Coldiretti - è il risultato di una crescita record del 13,7% al nord ma anche del 3,5% al sud mentre si registra un leggero calo nel centro Italia (- 3,2%)".
"Si stima peraltro - precisa la Coldiretti - che abbia meno di 40 anni un lavoratore dipendente su quattro assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani ed immigrati che hanno abbondantemente superato quota centomila".
"E' sempre più evidente un ritorno al lavoro in agricoltura - sottolinea la Cia, Confederazione italiana agricoltori - Per questo chiediamo al governo di investire davvero sul comparto, dopo averlo lasciato nell'angolo per anni, e dare vita a una vera politica di sviluppo. Bisogna affrontare e sciogliere i nodi che frenano il settore, a partire dai costi di produzione praticamente raddoppiati rispetto a un anno fa, dai prezzi all'origine non ancora remunerativi e da una burocrazia elefantiaca che pesa sull'agricoltura per 4 miliardi di euro l'anno".