"Siamo nel pieno del negoziato sulla riforma della Pac e stiamo toccando con mano cosa la 'codecisione' varata con il Trattato di Lisbona può significare per i processi istituzionali che disegneranno la Pac di domani". Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, intervenendo all'assemblea degli agricoltori di Vercelli. In questi giorni i relatori dell'Europarlamento hanno reso note le proposte di parere sulle bozze di regolamento della Commissione.

"Abbiamo notevoli aspettative da questo negoziato - ha dichiarato Guidi - perché le imprese agricole italiane hanno bisogno della riforma, ma non di quella prefigurata dalla Commissione europea. Una Pac con meno risorse, per l'Europa e per l'Italia, selettiva a danno delle aziende di maggiore dimensione e con appesantimenti gestionali travisati da misure ambientali di 'inverdimento' di cui non si avverte la necessità e dagli effetti poco coerenti e poco misurabili. Senza contare la poca attenzione alle esigenze del mercato e della ordinata gestione degli squilibri domanda/offerta.

"Ringraziamo il presidente della Commissione Agricoltura dell'Europarlamento, Paolo De Castro, per l'impegno finora profuso - ha concluso Guidi - e confidiamo nel suo lavoro e in quello degli altri europarlamentari italiani per cambiare decisamente registro a questa impostazione. Il ruolo di Strasburgo può davvero essere importante nel capovolgere certi orientamenti politici che sembrano dati per acquisiti. Ed anche nel convincere i ministri degli Stati membri a fare un gioco di squadra per il bene dell'agricoltura europea. Il momento a Bruxelles è oltremodo delicato ma non si può abdicare alla prima e più rilevante politica messa in comune dai Paesi; ne va della sopravvivenza stessa delle nostre imprese e dei nostri territori".