E' ancora il terremoto a far parlare di sé, ma questa volta per raccontare come le campagne stanno reagendo ai disastri del sisma. Così dalle pagine di “Repubblica” del 13 giugno si apprende che dal Trentino, come promesso, sono giunti i volontari della Protezione Civile per mettere in salvo le forme di Parmigiano Reggiano rovinate sotto il crollo delle scalere. Per trovare uno sbocco di mercato alle forme che non possono continuare la stagionatura il “Corriere di Romagna” del 10 giugno racconta le iniziative per portare, come avviene per la frutta, Parmigiano Reggiano e Grana Padano sulle spiagge della Romagna. Si continua comunque a fare i conti con i danni, enormi, del sisma. “Italia Oggi” del 9 giugno indica in cinque milioni di euro i costi sopportati dal solo settore ortofrutticolo. E come se non bastasse il terremoto, ecco arrivare anche un tornado, inusuale in Italia, che si abbatte su Venezia e sulle vicine campagne, provocando anche in questo caso danni milionari, come scrive “L'Arena” del 13 giugno.

 

Ogm e buon senso

Stride con questi gravi problemi dell'agricoltura la polemica sulle coltivazioni Ogm nei campi sperimentali dell'Università di Viterbo. Se ne parla Sul “Corriere della Sera” dell'8 giugno, ricordando le sperimentazioni sugli olivi, sulle quali si è scatenata la polemica. Dell'argomento si occupa nello stesso giorno “La Stampa” e bisogna attendere il 10 giugno per leggere su “Il Sole 24 Ore” un commento dall'indovinato titolo, “seminare buon senso”.

 

Grano, ciliegie e mercati

Si passa ad argomenti concreti con le pagine de “Il Sole 24 Ore” del 9 giugno che commenta la nascita di CreditAgri, il consorzio fidi che ha avuto in questi giorni il via libera ad operare da parte della Banca d'Italia. Come spiega “Italia Oggi” nello stesso giorno, non si tratta di una vera e propria banca, ma di una società di factoring che eroga credito alle imprese. Sui mercati internazionali c'è intanto da segnalare l'articolo de “Il Sole 24 Ore” del 13 giugno che riporta i dati della statunitense Usda sul raccolto di grano, che si prevede in aumento. Già nei giorni precedenti, l'8 giugno, ancora “Il Sole 24 Ore” aveva offerto alcune anticipazioni della Fao sui futuri scenari dell'agricoltura internazionale, con la previsione di prezzi in calo per l'aumento della produzione. Torniamo in Italia con i primi dati sui raccolti di ciliegie che secondo la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 9 giugno, si prevedono in calo, ma con un buon livello di qualità. Ancora analisi di mercato con “Repubblica” dell'11 giugno che analizza l'andamento dell'export dei prodotti agroalimentari, che continua il suo trend di crescita. Sul fronte dell'export “Il Sole 24 Ore” del 14 giugno riporta i positivi risultati del comparto caseario, i cui “numeri” sono stati commentati durante l'assemblea annuale di Assolatte. Rimanendo sui mercati internazionali, c'è da segnalare la notizia riportata da “Finanza Mercati” del 12 giugno a proposito dell'ingresso della Russia nel Wto, l'organizzazione mondiale dei commerci. Si parla ancora ancora della Russia, questa volta dalle pagine del “Secolo XIX” del 12 giugno, per ricordare i vincoli che questo Paese ha introdotto alle importazioni di vino

  

Di taglio in taglio

Sempre forte l'attenzione sulle “manovre” del Governo e questa volta i riflettori dei media si spostano sui tagli alla spesa che vedono in campo il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, che a detta di “Italia Oggi” del 9 giugno sta prendendo di mira alcuni enti del comparto agricolo. Se ne parla poi su “Il Fatto” del 10 giugno che denuncia i costi dell'Istituto per lo sviluppo alimentare. Risparmi di altro tipo sono quelli al centro delle attenzioni del ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, che interviene dalle pagine di “Avvenire” del 10 giugno per invitare a ridurre gli sprechi alimentari. L'argomento riprende sempre su “Avvenire” nei giorni seguenti per commentare la possibilità di recuperare nel no-profit ciò che altrimenti andrebbe sprecato.

Resta alta la preoccupazione per i nuovi “balzelli”, Imu in prima fila, argomento sul quale interviene “Il Sole 24 Ore” del 9 giugno per ricordare che il pagamento dell'imposta è dovuto anche dalle abitazioni rurali. Ancora il giorno seguente “Il Sole 24 Ore” puntualizza la situazione ai fini Imu degli altri fabbricati rurali. Intanto per il mondo del latte arriva dalle pagine di “Libero” del 14 giugno la notizia che per quest'anno non ci saranno altre multe. Merito del mancato superamento della quota di produzione nazionale, come confermano i dati diffusi da Agea per la trascorsa campagna lattiero-casearia.