Dalle spezie alle banane, dall'agridetersivo alla mozzarella di capra, fino a chi coltiva la manna senza aspettare che cada dal cielo. Sono queste alcune novità presentate nell'Open space della creatività contadina all'Assemblea dei giovani della Coldiretti, con le esperienze curiose e innovative realizzate da giovani agricoltori che hanno trasformato in idee imprenditoriali le paure degli italiani per i cambiamenti climatici, l'immigrazione, la salute e l'ambiente.

E così, se il riscaldamento globale preoccupa il mondo intero, in Sicilia c'è chi sfrutta il clima diventato ormai tropicale per coltivare banane. Nella sua azienda, infatti, grazie al microclima e alla posizione soleggiata, Letizia Marcenò, che ha sempre voluto puntare sulla diversificazione aziendale, riesce a produrre le prime banane nostrane. "Per ora - afferma la Coldiretti - si tratta di una produzione limitata, ma che diventa ogni anno sempre più interessante anche per l'ottima qualità del frutto".

Non mancano le iniziative per conquistare i tre milioni di immigrati presenti in Italia. Particolarmente innovativo è il successo registrato nella comunità cinese piemontese, a Carmagnola, da un'azienda che si è specializzata in coltivazioni, rigorosamente made in Italy, di prodotti tipicamente cinesi destinati al consumo fresco e ai ristoranti cinesi della zona. Tra le tante produzioni - continua la Coldiretti - le più richieste sono il cavolo pakcioi, la tiánguā (particolare zucchina tonda) e la jiǔcài (simile all'erba cipollina). In Puglia, invece, Andrea Suriano, giovane imprenditore agricolo di Foggia, ha cominciato a coltivare erbe da cui si estraggono spezie come zenzero, coriandolo, cannella e curcuma, molto popolari nelle cucine straniere.

Ma tra i giovani della Coldiretti c'è anche chi produce detersivi ecologici in imballaggi biodegradabili. E' la fortunata esperienza imprenditoriale di Paola Polce che produce, a Ivrea, in Piemonte, detergenti interamente realizzati con le piante, dalle quali vengono estratte tutte le sostanze utili per realizzarli. La gamma è ampissima: si va dal detersivo per lavastoviglie a base di alloro, ortica, limone e rosmarino, con potente forza sgrassante unita alla presenza dell'aceto che garantisce brillantezza sulle stoviglie, al sapone da bucato a base di sambuco e carota. In più, contiene indaco e lavanda che garantiscono igiene e freschezza. "I prodotti di Paola Polce - spiega la Coldiretti - sono talmente sani per l'ambiente che lei stessa consiglia di non sprecarli neanche dopo averli utilizzati, ma di riciclarli. Ad esempio, dopo aver lavato i pavimenti, è tranquillamente possibile riutilizzare l'acqua di lavaggio per irrigare piante e fiori".

Un capitolo a parte è dedicato alle intolleranze alimentari: Salvatore Pulimeno, insieme ad altre quattro aziende e in collaborazione con l'Università di Bari, ha creato la prima mozzarella con latte di capra, molto ben tollerata da chi non può assumere il latte vaccino. "Riuscire a produrre una mozzarella così è estremamente difficile perché le particolari proprietà del latte ovi-caprino lo rendono profondamente diverso da quello vaccino, ma il risultato finale è unico" assicura Pulimeno.

Il pugliese Gioacchino De Leo produce un particolare pane a partire da una miscela di grano Senatore Cappelli e topinambur, dal quale si ottiene una particolare farina adatta ai diabetici che può sostituire in tutto quella del grano. Diego Bonifacino in provincia di Cuneo prevede poi un intero menu per celiaci.

E, ancora, c'è chi riscopre l'antica manna: è un dolcificante naturale a basso contenuto di glucosio e fruttosio. A Castelbuono, Anna Maria Musotto produce la manna ricavandola attraverso particolari incisioni sul tronco dei frassini dai quali fuoriesce una sostanza azzurrina e resinosa che, esposta al caldo sole della Sicilia, si addensa formando lunghe stalattiti biancastre utilizzate poi in produzioni dolciarie.

"Tutte queste esperienze dimostrano che il settore agricolo si è rigenerato con una classe di giovani di imprenditori che non si è arroccata, come spesso accade nei momenti difficili, nella difesa dell'esistente, ma si è impegnata con successo nel capire e soddisfare i nuovi bisogni dei consumatori", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che "sono queste le realtà che aumentano le chance dell'Italia per uscire presto dalla crisi e ci inducono a guardare con più ottimismo al futuro".