Complice il Cibus, la manifestazione fieristica che a Parma ha raccolto il meglio dell'agroalimentare internazionale, a farla da padrone sui quotidiani di questi giorni è stato il cibo nelle sue diverse declinazioni. A iniziare dagli aspetti “politici”, con lo spauracchio di un aumento dell'Iva che potrebbe spingere il consumo alla flessione, come scrive “Il Sole 24 Ore” del 6 maggio. E già i primi segnali di una riduzione si possono apprezzare nel calo della produzione e nell'aumento delle scorte, argomento sul quale si sofferma “La Stampa”. Prendendo spunto dalle analisi presentate al Cibus, il “Corriere della Sera” del 7 maggio ricorda l'importanza dell'export e ancora sul “Corriere della Sera” si analizzano le possibilità di crescita nelle aree attorno all'Indonesia, dove nuovi mercati aprono interessanti prospettive al made in Italy. Nemmeno il Cibus può però cancellare le preoccupazioni per la crisi (“Avvenire”, 8 maggio), acuite peraltro dalle ipotesi della nuova tassa sul “cibo-spazzatura” che il Governo avrebbe allo studio (“Libero”, 8 maggio), ma che vede ancora molte posizioni fra loro in contrasto (“Il Sole 24 Ore”, 8 maggio). Ripensamenti su questa tassa, scrive “Il Giorno” del 10 maggio, arrivano anche da Bruxelles. Dal Cibus giungono intanto segnali di crescita per l'export, con i formaggi che guidano la classifica dei prodotti che all'estero raccolgono i maggiori consensi, come si può leggere sul quotidiano piacentino “Libertà” del 9 maggio. Ancora nello stesso giorno “Il Sole 24 Ore” anticipa la notizia del “patto” fra Italia e Germania per presentarsi insieme a Bangkok nel 2013 dove si terrà la fiera alimentare Thaifex, un'alleanza che vede coinvolti il Cibus e la Fiera di Colonia, insieme a Federalimentare. I buoni risultati dell'export non cancellano tuttavia le preoccupazioni e un'analisi degli effetti della crisi sui consumi nel settore agroalimentare la si può leggere l'8 maggio su “Il Sole 24 Ore” che riporta il dettaglio di un'indagine condotta da Mc Colussi, presentata proprio in occasione del Cibus e i dati che ne emergono non sono incoraggianti.
Ma le aziende chiudono
Il peso della crisi lo si legge sulle pagine di “Avvenire” del 5 maggio che ricorda come dall'inizio dell'anno oltre 13mila aziende agricole siano state travolte dalle difficoltà. E il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, dalle pagine del “Corriere del Mezzogiorno” del 7 maggio si dice preoccupato per gli effetti dell'Imu e più in generale per l'eccessivo peso delle tasse che stanno “inaridendo” i campi. Un'altra intervista, questa volta al presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua e pubblicata da “Avvenire” del 5 maggio, disegna scenari tempestosi per il possibile aumento dell'Iva che avrebbe ripercussioni negative sui consumi di prodotti alimentari. Sull'andamento dei consumi già si sentono intanto gli effetti della crisi, con una riduzione dei consumi di frutta e verdura, tendenza sulla quale si sofferma “Il Giorno” del 9 maggio. Dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 10 maggio arriva nel frattempo una notizia positiva sul fronte dell'Imu. Anche i fabbricati che non figurano accatastati come “ agricoli” potranno usufruire delle agevolazioni.
La giostra delle poltrone
Calano i consumi e allora si punta sempre di più sulle esportazioni, che diventano strategiche per l'agroalimentare, come commenta “Il Sole 24 Ore” del 6 maggio. Si “rispolvera” così il vecchio Istituto per il commercio estero, l'ex-Ice, e dalle pagine del “Corriere della Sera” del 6 maggio giunge la notizia che il ministro Corrado Passera ha nominato Riccardo Monti al vertice della cabina di regia per guidare lo sviluppo del nostro export. Nuove nomine anche in casa del Mipaaf, il ministero dell'Agricoltura. Se ne parla su “Italia Oggi” del 5 maggio per ricordare che al posto che fu di Mario Catania, prima della sua nomina a ministro, è stato collocato Giusppe Blasi, ora alla guida delle politiche europee e internazionali. Novità arrivano per il Cra, il centro ricerche che fa capo al Mipaaf, del quale diviene oggi direttore generale Giuseppe Ambrosio. Una nuova nomina, riporta “Italia Oggi” del 5 maggio, che fa seguito ad un “tourbillon” di nomine a questo ente di ricerca, da tempo commissariato.
Aumentano i costi e calano i prezzi
Il mondo degli allevatori è preoccupato per l'aumento del prezzo della soia, cresciuto da inizio anno del 25%. Una crescita, come riporta la “Gazzetta di Mantova” del 4 maggio, che non mancherà di avere riflessi sui costi dell'alimentazione degli animali. E mentre i costi aumentano, la trattativa sul rinnovo del prezzo del latte si apre con forti richieste di ribasso da parte delle industrie. Richieste che sul quotidiano cremonese “La Provincia” del 6 maggio vengono definite inaccettabili. Ma le industrie, dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 5 maggio, ribadiscono le loro ragioni. La trattativa si preannuncia dunque lunga e laboriosa e intanto è ancora “Il Sole 24 Ore” che avverte dell'arrivo di un altro problema, il ritardo italiano nell'attuazione del “Pacchetto latte”. Per gli allevatori non c'è da stare allegri e adesso se la devono vedere pure con i ladri di bestiame che a quanto scrive “Libero” del 10 maggio, tornano a fare razzie nelle stalle.