"E' positivo che la Commissione Ue abbia intenzione di definire un Piano di azione strategico per il settore olivicolo". Lo sottolinea la Cia, Confederazione italiana agricoltori per la quale tale iniziativa è assolutamente necessaria per rispondere alle difficoltà dei produttori e per evitare il ripetersi dell'attuale crisi nel comparto, come più volte chiesto dal mondo produttivo.
Dalle prime notizie - rileva la Cia - sembrerebbe che il commissario europeo all'Agricoltura Dacian Ciolos voglia studiare un piano che favorisca la ristrutturazione del settore attraverso misure finanziate dallo Sviluppo rurale e una migliore organizzazione del settore, anche con la crescita delle Organizzazioni di produttori. Non solo. Verranno migliorati i provvedimenti di promozione dell'Ue, rendendoli più flessibili ed efficaci, per l'olio europeo sia all'interno dell'Unione europea Comunità sia nei Paesi terzi. "La Commissione - sostiene la Cia - ha, inoltre, intenzione di puntare anche alla definizione di misure in grado di valorizzare la qualità dell'olio europeo, attraverso il perfezionamento del 'Panel test' e con azioni per combattere le frodi. Nel Piano verranno proposte nuove norme per rendere sempre più trasparenti le informazioni indicate in etichetta".
L'attuale situazione del settore, d'altronde, preoccupa fortemente. I prezzi pagati ai produttori continuano a scendere e i costi di produzione si mantengono sempre elevati. Per questo motivo da tempo la Cia chiede misure di mercato in grado di rispondere alle continue turbative che coinvolgono l'olivicoltura. Gli interventi che prevede il Piano strategico sembrano rispondere alle proposte avanzate dalla Cia: aggregazione dell'offerta, valorizzazione del prodotto di qualità, misure di mercato flessibili ed efficaci.
E', quindi, opportuno agire subito con una strategia europea tesa a migliorare la competitività delle aziende, concentrare l'offerta per ottenere una più efficace collocazione del prodotto sul mercato e definire misure di mercato per reagire tempestivamente a possibili turbative di mercato. La Cia è, dunque, pronta a contribuire al confronto con la Commissione Ue al fine di migliorare e risollevare un settore che rappresenta una realtà economica e sociale di grandissima importanza per le aree rurali dell'Italia.
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Fonte: Cia