Ancora una volta sono le manovre del Governo Monti e le conseguenze sul mondo agroalimentare a raccogliere l'attenzione dei media pubblicati in questi ultimi giorni. Protagonista è sempre l'Imu, ma ora entrano in scena le energie rinnovabili e in particolare il settore fotovoltaico per il quale si annunciano tagli. Stando alle anticipazioni pubblicate da “Italia Oggi” del 30 marzo, nella bozza del “decreto sviluppo” alle rinnovabili sarebbero destinati 11,5 miliardi l'anno di qui al 2020. Una cifra senza dubbio elevata, sebbene “Il Messaggero” del primo aprile avverta che per il fotovoltaico si stia ragionando per un dimezzamento degli incentivi. L'argomento rimbalza nello stesso giorno sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” che raccoglie le dichiarazioni del ministro Corrado Passera secondo il quale per le fonti rinnovabili si è speso troppo e male. Un eventuale taglio agli aiuti per l'energia verde è però visto criticamente dai movimenti ambientalisti che dalle pagine di “Repubblica” del 2 aprile chiedono che vengano mantenuti i sostegni a questo settore.

 

Imu tira e molla

Ma il problema più importante nelle discussioni sulle manovre del Governo resta l'applicazione dell'Imu ai fabbricati agricoli. Stando alle anticipazioni di “Italia Oggi” del 30 marzo sarebbero in vista degli “sconti”, un'ipotesi che si legge anche sulle pagine de “Il Messaggero”. Una riduzione del costo dell'Imu, scrive “La Stampa”, sarebbe allo studio anche per le cooperative. E mentre per l'applicazione dell'Imu arrivano gli ultimi ritocchi dei quali scrive “Il Sole 24 Ore” del 2 aprile, si fanno i conti sull'entità della possibile “stangata”. A parere de “Il Giorno” del 3 aprile il conto finale sarà di almeno 1,5 miliardi di euro, che salgono però a 4 secondo “Libero”. Gli unici che potranno salvarsi potranno forse essere i fabbricati rurali di montagna, una notizia quest'ultima che si apprende da “Italia Oggi” del 4 aprile. Infine “La Padania” del 5 aprile che critica il Governo dopo il voto contrario alla esclusione dell'Imu per i fabbricati agricoli.

 

Come ti “libero”

Altro “osservato speciale” della manovra del Governo è il decreto liberalizzazioni che all'articolo 62 si occupa di contratti nel settore agroalimentare. L'argomento è dibattuto sulle pagine de “Il Manifesto” del 3 aprile, un argomento che ritroviamo il giorno seguente sulle colonne de “Il Sole 24 Ore”.

 

Aziende in affanno

Più tasse e meno aiuti colpiscono un settore che già da tempo deve fare i conti con mercati in affanno e il risultato, inevitabile, è la chiusura di molte aziende. Nel volgere di una anno, scrive il “Giornale” del primo aprile citando dati della Coldiretti, sono state chiuse ben 50mila imprese agricole. A complicare il quadro ci si mette poi la stretta creditizia che non risparmia nemmeno l'agricoltura. Un problema, questo del credito, affrontato da “La Padania” del 4 aprile. Eppure di agricoltura c'è molto bisogno, tanto che la produzione dovrà aumentare di qui al 2050 di almeno il 70%, una previsione che scaturisce dal meeting di Confagricoltura del quale si parla su “Avvenire” del 30 marzo. Per raggiungere questo risultato, commenta il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, dalle pagine della “Provincia” di Cremona, si dovrà chiedere alla politica di aver più coraggio nelle scelte che coinvolgono il settore primario.

 

Non piove

A complicare il quadro ci si mette anche l'anomalo andamento stagionale, ora caratterizzato dalla lunga assenza delle piogge, tanto da temere per le conseguenze della siccità. Se ne parla su “Repubblica” del 31 marzo commentando la situazione per le aree del Nord. Non va meglio nel Centro, come si può leggere sul “Corriere dell'Umbria” del primo aprile. Situazione difficile in Veneto, scrive “Il Gazzettino” del 4 aprile, dove molte colture sono a rischio.

 

Qualità e mercati

Segnali positivi arrivano da Bruxelles con la notizia, riportata da “Italia Oggi” del 31 marzo, che il Commissario Dacian Ciolos ha nel “cassetto” 50 milioni di euro per la promozione dei prodotti di qualità. In tema di qualità è ancora aperta con Bruxelles, scrive ancora “Italia Oggi”, la partita sulla qualità dell'olio che vede l'Italia impegnata nel tentativo di alzare i parametri qualitativi. Ancora a Bruxelles con la notizia pubblicata da “Italia Oggi” del 31 marzo, del dietrofront sui diritti di impianto dei vigneti. Restiamo sul fronte internazionale con l'articolo pubblicato su “Il Sole 24 Ore” del 31 marzo che presenta un'analisi sull'andamento delle coltivazioni di mais negli Usa, che risulterebbero interessare una superficie assai più ampia che in passato. Una maggior produzione che però non farà calare i prezzi a causa delle scorte ancora scarse.

 

Suini e uova

Il mondo degli allevamenti se la deve vedere con il prezzo dei suini che torna a flettere, aprendo le porte ad una recrudescenza della situazione di crisi che si sperava dimenticata. Se ne discute sulla “Gazzetta di Mantova” del 30 marzo. E se il mercato dei suini è in difficoltà una parte di responsabilità ricade sulle importazioni di prosciutti, visto che tre su quattro arrivano dall'estero, come denuncia “La Stampa” del primo aprile. Si parla di uova su “Il Foglio” del 3 aprile per commentare la protesta dei produttori contro le nuove regole sul benessere delle ovaiole. Una protesta che vede in prima fila gli avicoltori lombardi che hanno deciso di contestare le normative comunitarie dalle pagine del “Corriere di Brescia” del 31 marzo. E le uova insieme al benessere delle ovaiole finiscono anche sulle colonne del “The Wall Street Journal” del 5 aprile. Nessuna novità per il latte, sempre alle prese con le multe, e sfuma anche l'ultima speranza di nuove rateizzazioni. Lo afferma “Italia Oggi” del 4 aprile. Ma il giorno seguente è ancora “Italia Oggi” che torna sull'argomento citando il ministro Mario Catania che si dice favorevole ad una riapertura delle rateizzazioni.