Le eccezionali nevicate degli ultimi giorni, tuttora in corso, stanno mettendo in ginocchio l'intero sistema agricolo-zootecnico dell'alta Romagna con gravi danni alle strutture ed al patrimonio animale. Di fronte a questo scenario di assoluta gravità, Fedagri-Confcooperative Emilia Romagna ha formalizzato la richiesta alle autorità regionali per la dichiarazione dello stato di calamità naturale per le aree colpite.
Si tratta dei territori montani delle province di Forlì-Cesena (Vallate del Savio e del Bidente) e di Rimini (Alta Valmarecchia), dove la coltre nevosa ha superato i tre metri di altezza.
Il favorevole accoglimento di questa richiesta rappresenta, afferma Fedagri, un primo passo indispensabile per sostenere e risarcire le imprese agricole e le cooperative zootecniche dei gravi danni subiti in questi giorni. Nell'alta Romagna le abbondanti nevicate hanno provocato infatti il crollo di alcune stalle per l'allevamento bovino e di capannoni per l'avicoltura con la morte di migliaia di capi.
Oltre ai danni economici, questa situazione sta creando gravi disagi anche al territorio, da qui la necessità di rafforzare l'intervento della protezione civile a sostegno delle popolazioni e delle attività imprenditoriali agricole, tuttora isolate e bisognose di soccorsi.
"I danni, sicuramente rilevanti - afferma il presidente regionale di Fedagri, Giovanni Bettini - potrebbero mettere a repentaglio il proseguimento delle attività agro-zootecniche in aree particolarmente svantaggiate quali quelle montane, dove la presenza dell'uomo costituisce un indispensabile presidio territoriale e di tutela ambientale. Le nostre preoccupazioni sono infine destinate ad aumentare a causa delle previsioni meteo decisamente negative anche per i prossimi giorni con nuove, copiose, nevicate che potranno aggravare ulteriormente una situazione già pesantemente compromessa".
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