Colpa, o merito, del gran caldo se la vendemmia è in forte anticipo sui tempi. Una notizia che non è sfuggita ai media che già nei primi giorni di agosto hanno dedicato spazio a questo argomento, a iniziare dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” dell'8 agosto con la previsione di una buona annata sebbene ci siano timori per una riduzione dei raccolti in Puglia. Dell'anticipo delle vendemmia si parla su “Avvenire” del 14 agosto e nello stesso giorno “Il Sole 24 Ore” ospita un articolo sui progetti sostenuti dalla Ue per promuovere il vino italiano sui mercati extracomunitari. In tema di export è da segnalare l'articolo pubblicato il 29 agosto su “Il Giornale” dove si commentano i dati positivi delle nostre esportazioni, che hanno toccato quota 4 miliardi. Sull'anticipo della vendemmia, che si prevede da record, si sofferma ancora “Il Giornale” del 23 agosto, ma adesso, scrive la “Tribuna di Treviso” del 26 agosto, preoccupa la possibile sovrapproduzione. Intanto il Franciacorta corre ai ripari con nuove regole che prevedono, come si legge sul “Corriere della Sera” del 20 agosto, che una parte della produzione venga messa in “riserva” per evitare eccessi di offerta e conseguente calo dei prezzi. A proposito di prezzi è interessante l'articolo pubblicato sul settimanale “Panorama” in edicola l'uno settembre, che ospita un'analisi della situazione del settore vitivinicolo.

 

Frutta, ancora prezzi bassi

Non solo il vino, ma anche la frutta fra i protagonisti dell'informazione agroalimentare di agosto. Nel caso della frutta, però, a tenere banco è la crisi del settore con prezzi talmente bassi, scrive “Il Tempo” del 5 agosto, che la frutta è meglio regalarla piuttosto che svenderla. E' crisi anche per le angurie, si legge su “Il Giornale” del 7 agosto e a proposito di angurie è interessante la lettura dell'articolo pubblicato sul “Secolo XIX” del 28 agosto dove si commenta come il cambiamento delle abitudini alimentari abbia penalizzato il consumo di questo frutto, emblema dell'estate. Per fronteggiare la crisi della frutta arriva l'apertura di un ennesimo “tavolo” (“Corriere di Romagna”, 10 agosto) e si attuano nuove forme di promozione, come la distribuzione della frutta sulle spiagge (“Il Sole 24 Ore”, 11 agosto).

 

Mais alle stelle

Ancora in tema di mercati preoccupa la corsa dei prezzi del mais che con il crollo delle borse finanziarie sembra voler rubare all'oro il ruolo di bene rifugio, un argomento sul quale si sofferma la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 7 agosto. Un argomento che viene ripreso a distanza di due settimane, il 21 agosto, dal “Corriere della Sera”. A salire di prezzo, scrive “Il Sole 24 Ore” del 24 agosto, è anche il grano che da due mesi è su livelli record. Le tensioni sui mercati finanziari rilanciano anche l'attenzione verso i terreni agricoli, tema del quale si occupa il quotidiano di Piacenza “La Libertà” del 17 agosto. “Italia Oggi” del 20 agosto entra nei dettagli evidenziando l'interesse delle società di capitali nei confronti delle aziende agricole. Cresce l'interesse per i terreni agricoli, ma diminuisce il numero di aziende in attività, ridotte di un terzo negli ultimi dieci anni, come riporta “Terra” del 28 agosto commentando i dati del censimento. A proposito di numeri e di statistiche, merita un cenno l'articolo pubblicato su “Repubblica” del 5 agosto dove Carlo Petrini ricorda che l'agricoltura è molto più che numeri e dati.

 

Latte e dintorni

Gli allevatori sono ancora alle prese con quote latte e multe e dalle pagine della “Gazzetta del Mezzogiorno” del 5 agosto si apprende che i calcoli sulla produzione nazionale sono esatti e dunque non ci sarà nessuno “sconto” sulle multe. Continua la crisi del latte ovino, argomento del quale si occupa nello stesso giorno “Nuova Sardegna”. Una situazione pesante e gli allevatori minacciano di portare la loro protesta a Bruxelles, come scrive il 20 agosto “Italia Oggi”. In difficoltà, aggiunge “Il Sole 24 Ore” del 19 agosto, non c'è solo il latte, ma anche la carne ovina la lana. Il settore della pastorizia, secondo le stime riportate da “Unione Sarda” del 20 agosto, avrebbe perso a causa della crisi ben 114 milioni di euro. Ancora più pesanti i danni subiti dai produttori di Grana Padano, ai quali le contraffazioni costano persino 700 milioni, come si legge su “Avvenire” del 28 agosto. Il mondo del latte fa poi registrare l'acquisizione da parte di Granarolo della Lat Bri, il terzo produttore di formaggi freschi italiano. Quasi una sfida ai francesi che hanno acquisito Parmalat. I dettagli si possono leggere su “Repubblica” in edicola il primo settembre.