Il Consorzio Agrario di Bologna e Modena (Caip) chiude in attivo la gestione corrente anche nel 2010, per il terzo anno consecutivo.
Confermato il mantenimento dell'equilibrio della struttura finanziaria con un capitale investito netto di circa 42 milioni di euro; cash flow di oltre 3 milioni originato dal risultato d'esercizio e dagli importanti accantonamenti effettuati, con parametri finanziari di piena soddisfazione.
Il valore della produzione della capogruppo Caip è di 161 milioni di euro (154,8 nel 2009 - +4%), mentre il valore della produzione aggregata è di 362 milioni (+5% rispetto ai 345 milioni del 2009).
Il valore della produzione della capogruppo Caip è cresciuto di oltre 6 milioni grazie all'aumento dei listini nel comparto dei cereali e proteici (+2,6 milioni), e all'incremento del settore macchine (+1,2 milioni) e mangimi (+1,9 milioni). In calo le agroforniture (-0,7 milioni) mentre si mantiene stabile il garden. Le quantità vendute sono comunque in aumento per la quasi totalità dei settori.
"Il settore agricolo nel 2010 – dice il presidente Caip, Gabriele Cristofori – ha subìto i riflessi della crisi economica generale con dinamiche quali l'estrema volatilità dei prezzi delle commodity, le incognite dovute ai mutamenti della Pac nonché le sfide legate alla sostenibilità ambientale, oltre – non certo per ultimo – l'andamento del prezzo del petrolio che influisce sul prezzo dei carburanti agricoli e non, ma anche sul prezzo di molti mezzi tecnici indispensabili per una moderna agricoltura".
"Nonostante tutto, a livello locale – continua Cristofori – osserviamo come dopo un pessimo 2009, il 2010 ha visto una crescita di oltre il 5% della Plv agricola regionale, dovuta in gran parte all'aumento del prezzo dei cereali. In questo contesto il Caip Bologna-Modena si conferma al primo posto in regione per giro d'affari ed al secondo posto nel sistema Consorzi Agrari nazionale, e leader di mercato nelle due province nei mezzi tecnici, nelle macchine e nello stoccaggio cereali con quote del 50% in provincia di Bologna e del 30% in quella di Modena".
In un contesto economico globale complesso e competitivo "è vietato sedersi sugli allori. Si rischia sempre o di essere superati dall'innovazione o di essere troppo piccoli per competere. Quindi nessuna staticità sul piano societario nella ricerca di collaborazioni finalizzate alla riduzione dei costi e alla valorizzazione delle produzioni agricole, riducendo il più possibile i passaggi intermedi che quasi sempre si appropriano del valore aggiunto del prodotto a scapito di chi produce. In questo senso vanno gli investimenti in società come Consorzi Agrari d'Italia, Fits-Filiera Italiana Trading Seminativi e per ultimo il Pastificio Ghigi".
Nessuna stagnazione anche sul fronte degli investimenti nelle due province, sia in strutture di servizio sia in innovazione tecnologica: "Nel triennio 2008-2010 – spiega Angelo Barbieri, direttore generale Caip – sono stati investiti 12,5 milioni in attrezzature e strutture; in sei anni gli investimenti salgono a 30 milioni con il nuovo polo di Castelfranco Emilia, dove sta sorgendo un nuovo magazzino da 100.000 quintali. In tre anni la capacità di stoccaggio di cereali e oleaginose è stata portata a due milioni di quintali, tra le più rilevanti del nord Italia".
Davanti alle nuove sfide del mercato, non si può restare fermi. "I nostri progetti futuri – aggiunge Barbieri – si coordinano agli obiettivi di Cai-Consorzi Agrari d'Italia e Fits per fare grandi aggregazioni territoriali e massa critica di prodotti in un quadro di razionalizzazione delle attività industriali e dei servizi e per meglio valorizzare le produzioni agricole e dare più reddito ai produttori".
I principali settori di attività restano la gestione di cereali e proteici (46 milioni), gli antiparassitari (23,6 milioni), le macchine (22,3 milioni), i concimi (16,6 milioni), i mangimi (14,3 milioni), le sementi (13,8 milioni) ed il garden (7,7 milioni). Di rilievo la performance nei cereali (ritirate 235.900 tonnellate contro le 219.200 del 2009) e nelle sementi con un incremento del fatturato del 12%. I carbolubrificanti, attraverso la controllata Eurocap Petroli, hanno sviluppato un giro d'affari di oltre 61 milioni, mentre l'attività assicurativa e finanziaria attraverso l'agenzia generale Fata conferma il Caip al primo posto in Italia con oltre 20 milioni di premi incassati.
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