Ortomac è la convention nazionale che Cesena Fiera organizza da anni per fornire un momento di riflessione e di analisi sullo stato dell'orticoltura, in un periodo diverso da Macfrut.
L'edizione 2011 di Ortomac si terrà venerdì 15 aprile 2011 nel Centro Congressi di Cesena.
Affrontare le tematiche dell'orticoltura è un servizio rilevante per tutta la filiera ortofrutticola (che vale nel suo complesso oltre 22 miliardi di euro), soprattutto se si presentano i risultati di innovazioni genetiche e della loro sperimentazione, come si fa da tempo alla Convention di Cesena. E non a caso gli incontri avvengono nella città romagnola, situata in una delle zone vocate alla coltivazione delle sementi e alla loro propagazione.
L'Italia, con circa 15mila ettari, è la prima produttrice europea di sementi e l'Emilia-Romagna (soprattutto province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini), con oltre 7mila ettari, è fra i principali territori dove si coltivano e moltiplicano sementi orticole, seguita da Marche (4.700 ettari), Molise, Puglia e Umbria.
Ortomac insiste sulla correlazione tra buon prodotto e, a monte, un buon seme e una buona piantina, puntando su varietà resistenti a malattie e che diano prodotti apprezzabili al consumatore. L'appeal commerciale è fondamentale: l'Osservatorio dei Consumi ortofrutticoli delle famiglie, strumento di Macfrut (che si terrà a Cesena 5-7 ottobre 2011), ha rilevato che nel 2010, i nuclei familiari del Belpaese hanno consumato 3,7 milioni di tonnellate di ortaggi freschi per una spesa di 6,7 miliardi di euro (totale ortofrutta: 8,2 milioni di tonnellate).
L'edizione 2011 di Ortomac ha al centro l'innovazione di alcuni importanti ortaggi.
La mattina di venerdì sarà dedicata alla presentazione dei risultati derivanti dal miglioramento genetico e di nuove acquisizioni, con relazioni provenienti da varie regioni, portati da Centri di ricerca e, nel caso della lattuga e indivia da Assosementi - Sezione Orto Wic (l'Associazione che raggruppa le maggiori multinazionali del settore).
Si analizzeranno i risultati ottenuti dal pomodoro da industria in Basilicata, delle potenzialità del seme di fagiolo in Lombardia, e si parlerà di come, sempre in Lombardia, attraverso il miglioramento genetico si sia avuta una maggior resistenza alle malattie da parte della melanzana. Anche il melone avrà il suo momento di ribalta con una innovazione varietale.
Infine, si affronterà la questione del rapporto con la grande distribuzione organizzata per gli orticoli freschi, un discorso rilevante se si considera che in Italia il 50,2% degli ortaggi viene acquistato nei punti vendita delle grandi catene commerciali e il 9% nei discount.
Nel pomeriggio verranno presentati i risultati di alcune sperimentazioni 'in campo' come possibilità di innovare il prodotto. Ad esempio, cosa si è ottenuto in Veneto con il pomodoro da mensa in serra, o il confronto fra pieno campo e tunnel per le lattughe in Piemonte o la sperimentazione di alcune varietà di melone in Lombardia. Dalla Regione ospitante si conosceranno i risultati di prove varietali per il pomodoro da industria, per la patata (da consumo a tavola o da industria) e per le orticole industriali.
Programma dettagliato al sito www.cesenafiera.com.
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Fonte: CesenaFiera