Comincia a prendere corpo la nuova Organizzazione mondiale degli agricoltori. Prima importante tappa è la sede che, su proposta della Cia, Confederazione italiana agricoltori e della Coldiretti, sarà a Roma. E’ quanto scaturito dai lavori della riunione costitutiva che si è svolta a Bruxelles.
Obiettivo della nuova organizzazione è quello di dare voce agli agricoltori. "Una voce - afferma la Cia - che deve essere ascoltata sulla scena mondiale. E questo per fornire un deciso apporto alla sicurezza di approvvigionamento alimentare, al cambiamento climatico e alla situazione economica internazionale".
La missione dell'Organizzazione è, quindi, quella di riunire le associazioni nazionali di produttori e di cooperative in modo da elaborare politiche realmente efficaci per le imprese, difendere gli interessi degli agricoltori di tutto il mondo per migliorare le condizioni economiche e di sostentamento dei produttori, delle loro famiglie e delle comunità rurali. E questo è di vitale importanza dal momento che spesso i redditi agricoli ammontano al 50% meno dei redditi medi.
Un altro significativo obiettivo che si pone la nuova Organizzazione, come è emerso durante la riunione costitutiva di Bruxelles, alla quale ha partecipato il presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi, è quello di contribuire alla sicurezza di approvvigionamento alimentare in tutto il mondo. Un impegno di grande rilevanza in considerazione anche al fatto che, secondo le previsioni, la domanda alimentare mondiale dovrebbe incrementare di almeno il 70% entro il 2050 e la volatilità del mercato è in aumento. Per questo è indispensabile intensificare gli investimenti nel settore agricolo. Del resto, come la Cia ha più volte sottolineato, più agricoltura significa più cibo per sfamare il mondo.
In tale contesto va rilevato l'impegno che le organizzazioni agricole italiane (Cia e Coldiretti) hanno profuso affinché la neonata organizzazione sia il più possibile rappresentativa delle istanze degli agricoltori di tutto il mondo, con particolare riferimento ai Paesi in via di sviluppo.
Ed è per questo che la sede dell'Organizzazione a Roma, capitale internazionale delle Agenzie Onu per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (Fao, Ifad, Pam), risponde pienamente al mandato di favorire quanto più possibile un dialogo ed una sinergia con le azioni internazionali a favore dello sviluppo agricolo, per la sicurezza alimentare, la sfida ai cambiamenti climatici, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli agricoltori.
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