“Sarko' si beve il nostro latte” (Il Tempo), “I francesi imbottigliano Parmalat” (Libero), “Il colpo di Lactalis, Parmalat è francese” (Corriere della Sera). Ecco alcuni titoli dei giornali in edicola il 23 marzo all'indomani del blitz della multinazionale francese che si appresta a prendere il timone di Parmalat. Vicenda tormentata questa di Parmalat (se ne parla anche su Agronotizie), che ha fatto scattare la preoccupazione per il passaggio in mani straniere di molti gioielli di famiglia, dall'energia alla moda e ora l'agroalimentare. Già il 18 marzo “Il Corriere della Sera” affrontava l'argomento parlando del blitz francese insieme ad altri quotidiani, fra i quali “La Stampa” e “Il Sole 24 Ore” con quest'ultimo che indicava nella multinazionale francese Lactalis il primo azionista del gruppo di Collecchio. I dettagli della complicata compagine azionaria in lizza per il controllo di Parmalat si possono leggere il 19 marzo sulle pagine di “Italia Oggi” e nello stesso giorno si apprende dal “Messaggero” l'intenzione di introdurre vincoli per mantenere in mani italiane le aziende di maggior spicco. Una volontà ben rappresentata dal titolo che il 19 marzo si può leggere su “MF”: “latte e buoi dei paesi tuoi”. Intanto si inizia a parlare di cordate italiane per acquisire il controllo di Parmalat e si fa sempre più insistente il nome Ferrero, ricordato dalle pagine de “La Stampa” del 20 marzo e il titolo “più latte, meno cacao” merita di essere segnalato per l'efficacia e la simpatia. “Il Sole 24 Ore” nello stesso giorno dà voce a Coldiretti che sostiene la necessità di difendere i prodotti nazionali, un appello al quale fa eco “Italia Oggi” del 22 marzo. Fuori dal coro l'economista Giacomo Vaciago che nell'intervista rilasciata al “Resto del Carlino” del 23 marzo saluta con favore l'ingresso in Italia di chi investe e dà lavoro. Infine, come si legge su molti quotidiani il 24 marzo e fra questi “Il Sole 24 Ore”, arriva il decreto “antiscalate” con il quale si rinvia l'assemblea Parmalat dando più tempo quindi ad una eventuale “cordata” italiana.

 

Il valzer dei ministri

Anche se la vicenda Parmalat ha occupato una parte rilevante dell'informazione dedicata all'agroalimentare, i giornali non si sono dimenticati dell'altro “tormentone” di questi giorni: il totoministri. Se ne occupa “Repubblica” che il 17 marzo commenta lo stop al rimpasto di Governo, argomento ripreso il 18 marzo dalle pagine de “Il Sole 24 Ore”. Poi la svolta, con la nomina di Saverio Romano al posto di Giancarlo Galan. Molti i commenti pubblicati dai giornali il 24 marzo, a iniziare da “Il Sole 24 Ore” per continuare, fra gli altri, con il “Corriere della Sera” e “Repubblica

Restando alle attività che riguardano il Governo, c'è stata molta attenzione per le decisioni da assumere nel campo delle energie rinnovabili. Secondo “Avvenire” del 19 marzo bisognerà attendere dieci giorni per trovare una soluzione. “Il Sole 4 Ore” del 19 marzo anticipa che gli incentivi sulle energie rinnovabili saranno ridotti ma con gradualità. Si parla di “caos rinnovabili” sulle pagine de “L'Unità” e dal “Mattino di Padova” del 22 marzo si apprende che già alcune aziende sono in crisi e chiedono la cassa integrazione per i propri dipendenti.

 

Latte e carne

C'è spazio sui giornali anche per parlare di quote latte e della minaccia di altre multe, tanto che il ministro Giancarlo Galan dice dalle pagine di “Finanza e Mercati” di essere pronto a battersi per multe più lievi. Un impegno che non potrà assolvere visti i recenti sviluppi...Sul tema delle quote interviene il 19 marzo “Il Tempo” ricordando che in tema di multe non siamo al sicuro. Si parla infine di suini sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” illustrando la recente decisione di insediare a Parma la borsa delle carni che diverrà così, al posto di Milano, il punto di riferimento per la quotazione delle carni suine. Restando in tema di allevamenti, ha destato interesse la svolta di Bruxelles nei confronti della carne clonata dopo il via libera deciso dal Commissario John Dalli. “Il Resto del Carlino” del 18 marzo parla della guerra dei cloni che divide la Ue, e “La Stampa” nello stesso giorno descrive la spaccatura che si è consumata a Bruxelles sul tema dei prodotti ottenuti da animali clonati.

 

Ancora Ogm

Il tema della carne clonata non è poi tanto distante da quello degli Ogm, argomento che torna alla ribalta con la ferma presa di posizione di alcuni scienziati, pro Ogm, nei confronti dei sostegni a GenEticaMente, la fondazione scientifica recentemente fondata e presieduta da Mario Capanna. Ad occuparsene è il magazine del Corriere della Sera, “Sette”, in edicola il 17 marzo. Contribuisce a mantenere alta l'attenzione sugli Ogm la notizia riportata nello stesso giorno da “Terra” sulla realizzazione del primo suino Ogm. Sul tema Ogm si apre anche un contenzioso, scrive “Italia Oggi” del 23 marzo, fra Bruxelles e la Francia, responsabile di aver vietato l'impiego di un mais Ogm autorizzato invece dalla Ue. Fine dell'ennesima puntata sulla vicenda Ogm. Altre, di sicuro, ne verranno.