L’olio d’oliva in Italia ha sempre rappresentato una risorsa economica importante soprattutto nelle regioni centro-meridionali.
La rinnovata attenzione verso questa coltura anche in zone non tradizionalmente olivicole è probabilmente imputabile a motivazioni paesaggistico-culturali, alle peculiari caratteristiche acquisite con la coltivazione in zone fredde e alla sempre crescente necessità di innovazione e riconversione delle aziende agricole.
La realtà olivicola del Nord Italia è da considerarsi dal punto di vista quantitativo marginale, se comparata alla realtà produttiva nazionale; tuttavia non lo è dal punto di vista qualitativo in quanto occupa una nicchia di mercato di particolare pregio ormai consolidata. Il valore di questa coltura non riguarda esclusivamente il prodotto olio, che può vantare numerose Dop, ma anche i contesti ambientale, paesaggistico, sociale, culturale e turistico di cui questo prodotto è componente essenziale.
Il ritorno della coltura dell’olivo in Piemonte è un fenomeno assai interessante: alcune zone del Piemonte hanno indubbiamente le potenzialità climatiche per garantire l’ottenimento di un prodotto di qualità, ma non sono da sottovalutare i rischi climatici determinati da anomalie di natura termopluviometrica che possono talora compromettere la produzione di più annate.
Questo fenomeno viene monitorato dal 2005 dal Dipartimento di Colture Arboree dell’Università degli Studi di Torino in collaborazione con i settori Servizi di Sviluppo Agricolo e Settore Fitosanitario della Regione Piemonte mediante progetti di ricerca e sperimentazione.
E' in questo contesto che il il Dipartimento di Colture Arboree di Torino organizza a Saluzzo (Cn) nei giorni di sabato 26 e domenica 27 marzo p.v. un convegno di respiro nazionale.
Esperienze, prospettive e futuro della coltura dell’olivo nelle aree del Nord Italia verranno discusse da esponenti di varie Università e Enti di ricerca in un incontro in cui saranno presentati i risultati di anni di ricerca in ambito piemontese e che rappresenterà un importante occasione di confronto, indispensabile per le future attività, con realtà nazionali simili. Oltre agli interventi dei ricercatori sono previsti contributi di associazioni di categoria, tecnici e istituti agrari che, anche tramite i propri studenti, presenteranno le attività svolte.
Il convegno, organizzato anche grazie al sostegno logistico ed economico della Fondazione Amleto Bertoni e del Consorzio per la tutela dell' olio extravergine d'oliva Piemonte e Valle d'Aosta, è focalizzato su aspetti agronomici, biologici e di qualità del prodotto e prevede la presentazione di comunicazioni orali e poster che verranno pubblicati in un volume monografico.
Come partecipare
La partecipazione al Convegno, organizzato presso le antiche scuderie ed i cortili dell’ex caserma Mario Musso (Salone degli Specchi - Piazza Montebello1, Saluzzo), è gratuita previa iscrizione, che si può effettuare compilando il modulo on-line sul sito www.unito.it/dca o inviando i propri dati alla mail: olivo2011@unito.it o al fax 011 23.68.945.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Dipartimento di Colture Arboree dell’Università degli Studi di Torino