Oltre 3 milioni di contatti sul sito dell'Inail per il click day per l'assegnazione alle aziende agricole di contributi per la sicurezza sul lavoro, e un numero altissimo di connessioni contemporanee: l'Inail sottolinea il successo dell'iniziativa informatica. E getta acqua sul fuoco delle critiche ricevute da più parti, come per esempio da Confai: il presidente Marco Fabio Sartori ha infatti rilevato che "i disguidi tecnici riscontrati non hanno in alcun modo alterato la par condicio dei partecipanti e le transazioni andate a buon fine hanno esaurito nel giro di pochi minuti la totalità degli stanziamenti".

"Le richieste presentate dalle aziende per investimenti in prevenzione attraverso il portale dell'istituto hanno raggiunto i 778 milioni di euro a fronte dei 60 disponibili. Oltre il 90% del budget è stato esaurito in pochi minuti per un totale di 1.438 progetti ammessi, e a beneficiarne sono state soprattutto le micro e piccole imprese".

"Le domande effettivamente rispondenti ai criteri di ammissibilità stabiliti nel bando - rende noto l'Inail - e che, quindi, hanno avuto accesso alla 'gara a tempo' sono risultate essere 19.410. Nell'ambito di questo totale, invece, ne sono state ricevute 1.438, fino alla copertura del budget di 60 milioni di euro disponibili. I progetti presentati, dopo attenta verifica, saranno pubblicati sul portale istituzionale".

Tutto in linea, dunque con "i criteri indicati dal legislatore e già condivisi nell'applicazione tra Inail e parti sociali, durante la progettazione dell'intervento. Il percorso tecnico seguito sarà illustrato con la massima trasparenza, a conferma della piena regolarità dell'intera operazione. L'Inail in ogni caso è impegnato a perfezionare questo importante strumento d'intervento già a partire dal prossimo bando, previsto nel giro di pochi mesi".

Ma non è ancora detta l'ultima parola sulla questione: "Quanto denunciato anche da Cia, Confagricoltura e Copagri va preso sul serio e l'Inail deve fugare ogni dubbio circa la correttezza delle procedure informatiche predisposte. Per questo scriverò ai vertici dell'istituto chiedendo chiarimenti". Parole dell'assessore all'agricoltura dell'Emilia-Romagna Tiberio Rabboni, che ha sottolineato: "Le aziende e i lavoratori agricoli sono tra i più esposti al rischio di infortuni e discriminazioni nei loro riguardi sarebbero inaccettabili".