“Se è vero che oltre il 70% dei comuni italiani è a rischio idrogeologico, utilizzando pienamente le risorse disponibili dei Programmi di Sviluppo rurale si potrebbero attuare misure per il miglioramento dell’ambiente e la difesa del territorio, a partire da una gestione più attenta delle nostre foreste”. Lo ha sostenuto il presidente del settore Forestazione di Fedagri Gasper Rino Talucci nel corso del comitato di settore svoltosi a Palazzo della Cooperazione.
“I piani regionali potrebbero essere quindi una grande occasione anche dal punto di vista finanziario – ha proseguito Talucci – per consentire al settore forestale quel salto di qualità necessario per promuovere lo sviluppo sostenibile del nostro patrimonio boschivo e realizzare politiche di salvaguardia territoriale. Auspichiamo pertanto che le regioni, nell’ambito dei propri Piani regionali, colgano le opportunità e gli stimoli offerti dagli strumenti comunitari per dare piena realizzazione a tali obiettivi”.
“Purtroppo le regioni hanno accumulato notevoli ritardi nelle procedure di attuazione e nei pagamenti dei Piani di Sviluppo Rurale – ha concluso Talucci – che destano forti preoccupazioni. Sono ritardi che rischiano, in virtù delle regole di disimpegno automatico della spesa, di far perdere al nostro Paese notevoli risorse comunitarie e nazionali a discapito di tutti quegli imprenditori agricoli che, soprattutto in un momento di grave crisi come quello attuale, intendono investire per aumentare il livello di competitività delle proprie aziende”.
Il Comitato infine ha giudicato positivamente la pubblicazione, da parte della Commissione europea, del Libro Verde sulle foreste sul quale la cooperazione avvierà un dibattito e un confronto nell’ambito del convegno nazionale previsto per il prossimo 18 giugno a San Miniato (PI) alla presenza del presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro e del presidente del Cogeca, Paolo Bruni.
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Fonte: Fedagri-Confcooperative