L'Italia sta avviandosi verso il rispetto del cosiddetto 20/20/20, ovvero l'obiettivo che l'Unione europea si è data: nel 2020 ridurre del 20% le emissioni di Co2 sui valori del 1990 portando al 20% la quota di energia derivante dalle Fer (fonti di energia rinnovabili).

Per questo, una rassegna come Agrofer, Salone delle agroenergie, risparmo energetico e bioedilizia, che si è tenuta dal 9 all'11 aprile a Cesena, è stato un importante tassello del mosaico che ci porterà a risparmiare le risorse fossili (carbone, petrolio, uranio) che sono in via di esaurimento.

Ne è convinto anche Angelo Alessandri, presidente della Commissione ambiente e territorio del Parlamento che, inaugurando la rassegna organizzata da Cesena Fiera, ha sostenuto che "riusciremo a raggiungere facilmente quel 20% di produzione energetica da Fer."

L'Italia ha infatti compiuto grandi passi in avanti nel settore: per esempio, il numero dei comuni con almeno un impianto Fer, che erano 3.190 nel 2008, sono diventati 7.000 nel 2010.

Alessandri ha anche sottolineato come "dobbiamo iniziare a pensare a quell'80% che viene dal fossile. Oggi occorre pensare all'ambiente rovesciando quel rapporto fra imprese e territorio che si è avuto nel dopoguerra: chi produce deve essere il primo a salvaguardare l'ambiente. E penso anche all'agricoltura - ha sostenuto Alessandri - ad esempio con la sostituzione di certe plastiche con i derivati dell'amido di mais e la crescita dell'uso del legno".

L'attenzione all'agricoltura si è manifestata anche con un particolare approfondimento sul reddito delle imprese agricole sul piano delle biomasse. Un argomento che è stato affrontato all'interno di un incontro sul teleriscaldamento, dove sono state esaminate esperienze toscane ed emiliano-romagnole, oltre alla dimostrazione di quanto possa essere utile adottare caldaie e impiantistica congrue al risparmio. La stessa mobilità può essere uno dei temi del risparmio. Non solo avendo auto elettriche che non costino tanto di più, ma anche acquistando da coltivazioni a chilometro zero (ovvero in aziende agricole vicino a casa) anche da parte delle pubbliche amministrazioni, come ha ribadito Eugenio Battistini di Federimpresa.

Ha commentato il presidente di Cesena Fiera, Domenico Scarpellini: "Investire nelle agroenergie è un'opportunità sul piano ambientale ed economico. Per il settore agricolo, in particolare, rappresenta una possibilità di differenziare le produzioni e di contrastare l'attuale crisi di mercato. Inoltre, affidarsi alle fonti rinnovabili è un modo per salvaguardare il futuro dei nostri figli e nipoti."

Un sintomo dell'interesse suscitato da Agrofer viene anche dal fatto che la superficie espositiva è aumentata del 20% rispetto al 2009 e che fra 115 espositori, il 26% proviene da fuori regione e poco meno del 10% dall'estero.

Internazionale anche il programma convegnistico, durante il quale sono state illustrate ed esaminate varie esperienze estere: da quella austriaca a quella moldava a quella svizzera, e la partecipazione di una delegazione albanese e di una moldava che hanno incontrato operatori, imprese e istituzioni.

Agrofer ha dunque rappresentato il punto di incontro fra le capacità delle imprese (industriali, artigianali, di assistenza, ecc) e tutto quel composito mondo, potenziale "cliente" delle fonti rinnovabili.

Ad esempio, il sindaco di Cesena ha annunciato che si sta valutando di utilizzare i tetti di 50 edifici pubblici (compreso il quartiere fieristico) per installare fotovoltaico. C'è chi ha presentato in anteprima per l'Emilia-Romagna la microturbina eolica, oppure i risultati di 97 impianti di geotermia già in attività. E' stato illustrato anche il nuovissimo Bioexpolab, dove la multimedialità serve per un mix di fiera e convegno con interscambio in tempo reale di informazioni e notizie su aziende ed attività.

"Oltre all'aspetto tecnico, con attenzione alla casa e all'agricoltura e quindi agli operatori e alle imprese – commenta il presidente di Cesena Fiera Scarpellini – abbiamo voluto dare ad Agrofer una caratterizzazione che la rendesse piacevole anche alla famiglia intera, per fare in modo di avvicinare i cittadini e le persone a queste prospettive di risparmio energetico, dando spazio ad alcune mostre culturali e, soprattutto, organizzando laboratori didattici per i bambini dove attraverso il gioco e la costruzione ci si avvicina alla cultura del futuro".

Così, assieme alle maxi sculture del gruppo santarcangiolese dei Mutoid (recupero di rifiuti metallici, plastici, ecc), c'erano le creazioni del Consorzio Comieco con il riutilizzo di carta e cartone per trasformali in borsette, sedie, oggetti di arredamento, animali. Infine, da segnalare che all'interno della rassegna si è tenuto il talk show di AgriLinea "Coltiviamo energia?", condotto da Sauro Angelini, con la partecipazione di agricoltori, banche, esponenti delle Regioni Lombardia e Emilia Romagna, docenti ed imprenditori.