Il 2008 è stato per il settore tabacchicolo un anno particolarmente critico a causa dell’incremento dei costi di molti fattori produttivi, soprattutto in seguito al pesante aumento dei costi energetici.Secondo i valori riscontrati dalla Commissione Mipaaf-Regioni in Italia, per coltivare un ettaro di tabacco, sono stati necessari 13.277 euro nell’ultimo anno (dato medio nazionale), con un incremento del 13% rispetto al 2007.
In particolare:
- I costi variabili sono cresciuti in media del 14% rispetto all’ultimo anno e hanno inciso per l’82% sui costi totali di produzione.
- In aumento anche i costi fissi (+9% sul 2007) che hanno rappresentato circa un quinto (18%) del costo medio totale sostenuto dai coltivatori tabacchicoli. 
- Incrementi nei costi di produzione rispetto alla precedente campagna tabacchicola si sono avuti per tutte le varietà di prodotto (Bright +15%, Kentucky +14%, IBG +13%, Burley +8%).

Tra tutte le voci di costo i maggiori incrementi si sono avuti per i concimi con punte dell’81% e per i carburanti (gasolio) con una crescita media del 38%. In termini assoluti l’incremento di costo produttivo al Kg, rispetto allo scorso anno, è stato di 0,59 euro. In dettaglio gli incrementi unitari delle singole varietà sono stati:

 

VARIETA'

CAMPAGNA 2008: INCREMENTO UNITARIO (PER Kg)

BRIGHT

0,47

BRIGHT VENETO

0,50

BURLEY

0,23

IBG

0,26

KENTUCKY TOSCANA DA FASCIA

0,44

KENTUCKY (BN-AV)

0,65

 

Tale situazione pone forti tensioni per una filiera rilevante del comparto agroindustriale italiano che coinvolge circa 12.330 aziende agricole (oltre un quinto delle aziende agricole che coltivano piante industriali) che investono poco meno di 28.300 ettari di superficie. Il settore può contare su oltre 100 mila addetti (tra ciclo di produzione agricola, fase di prima trasformazione e relativo indotto). Il valore della produzione supera i 250 milioni di euro, mentre in volume sono state prodotte oltre 90 mila tonnellate.