La vendemmia 2008 sembra poter recuperare, almeno in parte, le perdite subite dai vigneti italiani nel 2007. E' quanto emerge, in sintesi, da una ricognizione sullo stato dei vigneti, svolta da Ismea e dall'Unione Italiana Vini, nella prima decade di luglio. La campagna, il cui inizio è previsto per il primo di agosto, dovrebbe quindi rivelarsi più generosa di quella precedente, sebbene il recupero previsto potrebbe essere inferiore alle attese per l'influenza delle condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato la primavera e l'inizio dell'estate.
Attualmente, Ismea e Uiv stimano la crescita produttiva pari a +10% rispetto allo scorso anno. 'Tuttavia', segnalano i responsabili di Ismea e Unione Italiana Vini, 'c'è ancora da fare la 'conta' dei danni provocati dalle abbondanti precipitazioni che hanno investito le regioni settentrionali proprio nella seconda settimana di luglio. Proprio le copiose piogge primaverili, poi, che hanno insistito soprattutto nelle regioni centro-settentrionali, hanno favorito l'insorgere di peronospora e botrite. L'incidenza degli agenti patogeni infatti è stata superiore rispetto al 2007. E' ancora prematuro quindi azzardare ipotesi sui livelli qualitativi, che però sembrano poter essere buoni laddove si è riusciti a intervenire. In ogni caso', concludono, 'l'evolversi della situazione resta subordinato alle condizioni meteo a cui saranno sottoposti i vigneti nelle settimane a venire'.
Se si scende nel dettaglio regionale si osserva un'Italia sostanzialmente divisa in due. Le regioni settentrionali vedono produzioni mediamente stabili o in flessione, mentre man mano che si scende verso Sud si hanno variazioni in aumento sempre più consistenti. Da segnalare che erano state proprio le regioni meridionali, Sicilia in testa, le più colpite dalle anomalie climatiche dello scorso anno.
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