Alla Borsa Merci di Milano il Pecorino Romano Dop con almeno cinque mesi di stagionatura, alle condizioni franco caseificio o magazzino di stagionatura, merce nuda, Iva inclusa, è stato quotato lunedì 2 settembre a 11,95 euro al chilogrammo sui minimi ed a 12,10 euro sui massimi, in calo dell'1% sulla precedente seduta del 26 agosto scorso, ed è secondo calo consecutivo con quello dell'8 luglio 2024 (-0,8), seguito al rialzo (+0,8%) del 15 aprile 2024.
Dall'inizio dell'annata lattiero casearia 2023-2024 - che ha preso il via il primo ottobre 2023 per concludersi il 31 luglio 2024 - il Pecorino Romano da cinque mesi di stagionatura è passato da una valutazione di 12,85-13,15 euro al chilo a quella attuale di 11,95-12,10 euro al chilogrammo, così da perdere 0,90 euro al chilo sui minimi e 1,05 euro sui massimi.
I valori ultimi conseguiti potrebbero rappresentare i prezzi base della prossima campagna lattiero casearia 2024-2025, attesa ai nastri di partenza il prossimo primo ottobre. E diversamente da quanto registrato nei primi mesi di campagna lattiero casearia 2023/2024, la produzione di Pecorino Romano Dop a giugno era in ulteriore aumento (+7,1) rispetto alla già buona campagna 2022-2023.
Intanto, sul fronte dei prezzi medi mensili del latte di pecora all'ovile in area Dop, si registra l'aumento in Sardegna del 4,7% - pervenuto a 134,5 euro all'ettolitro - conseguito nel mese di agosto sui mesi immediatamente precedenti, a causa di un consistente rialzo dei valori della materia prima nel Sud Sardegna. Stabili invece i prezzi in Toscana e Lazio.
Pecorino Romano, nuovo calo dei prezzi
Lunedì 2 settembre 2024, in Borsa Merci a Milano il Pecorino Romano Dop con almeno cinque mesi di stagionatura è risultato in calo di 0,10 euro sui minimi e 0,15 euro sui massimi sulla precedente seduta del 26 agosto, scendendo così a 11,95 euro al chilogrammo sui minimi ed a 12,10 euro sui massimi (-1% sul prezzo medio), alle condizioni di franco caseificio o magazzino di stagionatura, merce nuda, Iva esclusa; sono valori che, se confermati nelle prossime sedute di settembre, segneranno il prezzo base del formaggio tutelato per la campagna lattiero casearia 2024-2025, che prenderà l'avvio il prossimo primo ottobre, per concludersi alla fine di luglio 2025. Il calo dei prezzi è dovuto all'abbondanza dell'offerta: secondo l'ente di certificazione Ifcq, tra ottobre 2023 e giugno 2024 la produzione di Pecorino Romano ha toccato le 36.795 tonnellate (+7,1% sulla campagna 2022-2023).
E i valori fissati due giorni fa in Borsa Merci a Milano ribadiscono - a ben vedere - una tendenza ribassista già emersa da tempo e confermata nella seduta dell'8 luglio 2024, data dell'ultima variazione, un ribasso. Dall'inizio dell'anno, il valore del Pecorino Romano Dop è passato da una forchetta di 12,20-12,45 euro al chilogrammo - mantenuta dal 8 al 22 gennaio - ai prezzi di 12,05 - 12,25 euro al chilo, esito di un ribasso dell'1,4% intervenuto il 29 gennaio 2024, valori resistiti fino all'8 aprile 2024.
Ma il 15 aprile si verificava un recupero parziale dei prezzi, che raggiungeranno il livello di 12,15 - 12,35 euro al chilo (+0,8%), crescendo di 0,10 euro al chilo sia sui minimi che sui massimi, valori stabilizzatisi fino al 1° luglio 2024.
Successivamente interveniva un nuovo ribasso, quello dell'8 luglio scorso, che con una diminuzione dei valori di 0,10 euro al chilo sia sui minimi che sui massimi riporta il formaggio tutelato sui valori già fissati tra il 29 gennaio e l'8 aprile: la forchetta di 12,05-12,25 che solo il ribasso di lunedì scorso ha infine ulteriormente scalfito.
Secondo il Clal, il prezzo medio mensile del Pecorino Romano a settembre 2024 - pari a 12,03 al chilogrammo è diminuito dell'1,03% sul mese precedente ed è parimenti in decrescita dell'8,12% rispetto a settembre 2023. Intanto, il prezzo medio su base annua (gennaio-settembre 2024) è attestato a 12,20 euro al chilogrammo e confrontato ai valori medi annui di gennaio-settembre 2023 risulta in calo del'11,61%.
Latte ovino, prezzi in aumento del 4,7% in Sardegna
Secondo il monitoraggio di AgroNotizie® di ieri - 3 settembre 2024 - su dati Ismea, il valore medio mensile di cessione del latte ovino all'ovile in Sardegna si attesta a 134,75 euro all'ettolitro, Iva inclusa e franco azienda, in aumento di 6 euro all'ettolitro sull'analogo valore registrato a luglio di 128,75 euro all'ettolitro (+4,7%), prezzo medio mensile uguale a quello dell'ultima rilevazione di AgroNotizie®, risalente alla seconda settimana di luglio.
Tale incremento avviene dopo una stabilità del prezzo medio del latte ovino alla stalla in Sardegna sul valore di 128,75 euro all'ettolitro protrattasi da aprile a tutto luglio 2024 e - come si vedrà - è determinato dall'aumento del prezzo in Sud Sardegna.
Il rilevante incremento del prezzo medio del latte ovino sardo avutosi tra novembre 2023 e gennaio 2024, pari al 10%, poi assottigliatosi per i ribassi intervenuti tra marzo e aprile, può dirsi ora invece superato: infatti, tra i 121,75 euro all'ettolitro di prezzo medio di novembre 2023 e il corrispondente valore di agosto 2024 l'incremento è di 13 euro ad ettolitro (+10,7%). Resta invece ancora ineguagliato - se pur di poco - l'ulteriore aumento complessivo rispetto a novembre 2023 e misurato a febbraio 2024, che aveva portato il latte ovino sardo alla stalla su un prezzo medio mensile di 135 euro ad ettolitro.
Gli ultimi prezzi medi su base settimanale in Sardegna si sono attestati - dalla terza alla quinta settimana di agosto 2024 - a 127,50 euro all'ettolitro nel Nord Sardegna, valore stabile fin dalle prime tre settimane di aprile, e a 150 euro ad ettolitro nel Sud Sardegna, valore questo in aumento di ben 20 euro ad ettolitro sui 130 euro intercorsi tra la terza settimana di marzo e la seconda di agosto 2024 (+15,4%).
Si osserva infine che da ottobre 2023 a maggio 2024, secondo quanto riportato dal Clal sulla base dei dati dell'ente di certificazione, la produzione di latte consegnata ai caseifici dell'area Dop del Pecorino Romano - 2.477.301ettolitri - è diminuita dello 0,5% rispetto alla trascorsa annata lattiero casearia 2022-2023, mentre il latte destinato dai caseifici alla produzione del Pecorino Romano è stato pari a 1.920.726 ettolitri, in ben più vistoso calo del 4,5% rispetto alla precedente campagna 2022-2023.
(Fonte: elaborazioni AgroNotizie® su dati Ismea)
Come si può ben osservare nella tabella sovrastante, nella restante area Dop tra maggio e agosto si afferma una stabilità dei prezzi in Lazio e Toscana.
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