E a campagna lattiero casearia ormai iniziata è raffica di aumenti per il Pecorino Romano Dop, che ieri ha messo a segno l'ultimo incremento: 0,05 euro al chilogrammo in più sulla piazza di Milano, dove è stato quotato in Borsa merci a 9,45 euro al chilogrammo sui massimi e 9,20 euro sui minimi con cinque mesi di stagionatura e più, alle condizioni di franco magazzino di stagionatura iva esclusa. Dal 23 agosto, il prezzo medio del Pecorino romano sulla piazza di Milano è passato da 8,88 euro al chilogrammo a 9,33 euro di prezzo medio raggiunto ieri, registrando un incremento di valore del 5,1% in un mese e mezzo.
"La nuova ondata di blue tongue continua ad allargarsi su tutto il territorio della Sardegna - avverte una nota stampa di Coldiretti Sardegna. Al momento - secondo i dati dell'Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna - il morbo coinvolge oltre 719mila capi (precisamente 719.325 all'11 ottobre 2021) divisi tra duemila allevamenti dichiarati focolai attivi. Le perdite dirette (pecore morte) ammontano a 10.404 capi, "da sommarsi agli aborti e altre perdite indirette sempre legate al morbo" sottolinea Coldiretti Sardegna. Non solo, sempre ieri si contavano 66.799 capi positivi al virus, dei quali ben 66.089 presentano sintomi clinici.
Coldiretti torna a chiedere i ristori
"Occorre inserire urgentemente in finanziaria due milioni di euro per i danni causati dalla blue tongue". È la richiesta di Coldiretti Sardegna rivolta alla Giunta e al Consiglio Regionale della Sardegna che ha quantificato le perdite dirette e indirette dei pastori dopo aver denunciato nei giorni scorsi l'assenza della voce blue tongue nella proposta di legge. Richiesta rimasta isolata e messa nero su bianco anche in una lettera spedita alla Commissione Consiliare Bilancio del Consiglio Regionale."Il provvedimento omnibus, come abbiamo già contestato, non può non comprendere la voce blue tongue - evidenzia il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. Come organizzazione abbiamo quantificato in 2 milioni di euro la dotazione da destinare alle perdite dirette e indirette dei pastori".
I denari sono necessari per ristorare le perdite dovute alle pecore morte e alle perdite indirette, che molti pastori stanno subendo con l'aborto delle pecore o altre concause che vanno accertate sul campo. Così come occorre garantire il rimborso delle spese per l'acquisto dei repellenti. "Nelle audizioni che abbiamo avuto con le istituzioni e il sistema sanitario veterinario - ricorda il presidente di Coldiretti Sardegna - avevamo chiesto alla regione di fornirli ai pastori, ma visto che per motivi burocratici i tempi sarebbero stati biblici, si deve intervenire a rimborso".
Altra richiesta già protocollata alla Commissione Bilancio è quella di estendere i rimborsi per gli esami della reazione a catena della polimerasi (Pcr) anche agli ovini oltre che ai bovini (come già previsto) prevedendo un arco temporale pluriennale.