Gli ultimi prezzi a peso vivo
Le quotazioni degli agnelli sardi, nonostante la grave crisi economica e la chiusura dei canali Horeca, hanno superato abbondantemente i 5 euro/kg (pagato al pastore a peso vivo) già a partire dalla seconda settimana di marzo. Ma anche nei mesi di gennaio e febbraio, quando tradizionalmente il prezzo crolla, la media si è tenuta sui 3,4 euro/Kg.Nell'ultima settimana (dal 19 al 26 marzo) i prezzi dell'agnello sardo Igp pagati all'allevatore oscillano in media fra i 4,70-5,30 euro/chilogrammo, valori tra i più alti, toccati solo nel pre Covid (2019) e si collocano al vertice in Italia superando le quotazioni degli agnelli da latte delle regioni Lazio e Toscana (principali competitor dell'agnello sardo) che si attestano invece (il 25 marzo), secondo le elaborazioni Contas su rilevazioni Ismea tra i 3 e i 3,05 euro/chilogrammo (peso vivo).
Contas, diversificare i tagli per destagionalizzare le vendite
"La programmazione messa in campo negli ultimi anni come consorzio sta cominciando a portare i primi frutti - afferma il presidente del Contas, Battista Cualbu -. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando sull'allargamento del mercato e contemporaneamente su un prodotto che conservando le stesse caratteristiche abbia una shelflife più lunga. Stiamo proponendo sul mercato con i trasformatori, anche nuovi e più piccoli tagli che da una parte valorizzino tutta la carcassa e dall'altra rispondano alle nuove esigenze del mercato".Il presidente del Contas, rispetto all'azione di diversificazione sui tagli del prodotto tutelato, inoltre sottolinea: "Questa ci consente anche, insieme ad altri progetti che abbiamo in cantiere, di destagionalizzare la presenza dell'agnello sul mercato che per tradizione si concentra in inverno e inizio primavera. Inoltre, grazie anche all'ultimo accordo che abbiamo sottoscritto nelle scorse settimane con la Gdo, adesso il marchio dell'agnello di Sardegna Igp è presente sul 90% delle più importanti insegne nazionali".