Il latte fresco sta scontando negli ultimi anni un calo nei consumi da parte delle famiglie italiane. Le ragioni sono varie e in parte sono dovute al pressing delle cosiddette 'bevande vegetali' che sono promosse come più salutistiche e sostenibili rispetto al latte vaccino. Spesso tuttavia la comunicazione di chi sostiene questi prodotti si avvale di falsi dati e diffonde delle vere e proprie bufale, soprattutto sul web e in particolare sui social.

Avevamo già sfatato alcuni falsi miti intorno al latte, ma una infografica trovata su Facebook e ampiamente ricondivisa ha rappresentato lo spunto per tornare sul tema. In particolare nell'immagine che riportiamo di seguito si vorrebbe far passare l'idea che il latte di mandorla sia nutritivamente superiore rispetto a quello vaccino, una idea che, come vedremo, è del tutto erronea.
   
 

[Sondaggio ?? #2] Domanda secca: Preferisci il latte di mucca o il latte di mandorla?

Pubblicato da siQuri su Venerdì 3 luglio 2020

Per aiutarci a mettere dei punti fermi abbiamo interpellato Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca del Centro Crea Alimenti e nutrizione e presidente della Sisa - Società italiana di scienze dell'alimentazione, che si occupa proprio di nutrizione e di latte.

Partiamo dal primo dato, il calcio. Chi ha prodotto questa infografica afferma che il latte di vacca ne contiene 120 milligrammi a fronte dei 197 di quello di mandorla. E' così?
"Visto che è aggiunto, nella bevanda alla mandorla se ne può mettere quando ne vogliamo. Se andiamo a vedere la composizione di una di queste bevande a base di mandorle vediamo che tra gli ingredienti c'è il fosfato tricalcico. Affermare dunque che il latte di mandorla ne contiene di più è fuorviante, in quanto aggiunto artificialmente, mentre nel latte vaccino il calcio è presente naturalmente".

Anche il ferro è aggiunto artificialmente? In quello di mandorla ce ne sono 0,35 milligrammi a fronte degli 0,02 del latte vaccino.
"Questo del ferro è un argomento capzioso perché il latte non ne è fonte. Dal latte non ci aspettiamo ferro così come dall'olio non ci aspettiamo fibra o vitamina C dal pollo. Inoltre 0,35 milligrammi per 100 grammi è un dato sbagliato. Ce ne sono 0,2 nel latte di mandorla e 0,1 nel latte. Un maschio adulto deve assumere ogni giorno 10 milligrammi di ferro. Una donna in età fertile 18 milligrammi. Gli apporti di entrambi gli alimenti sono quindi del tutto ininfluenti sul fabbisogno giornaliero di ferro che è un microelemento che assumiamo attraverso altri cibi".

Sul colesterolo il confronto sembra essere a favore delle mandorle: 0 milligrammi contro gli 8 del latte vaccino.
"Stesso discorso del ferro: ininfluente. Il latte è un prodotto di origine animale e dunque contiene grassi animali. I dati riportati sono tuttavia errati perché il contenuto dipende dalla tipologia di lavorazione. Il latte intero contiene 11 milligrammi di colesterolo, quello parzialmente scremato 7, mentre quello scremato ancora meno. Ricordiamoci però che un adulto può assumere tranquillamente 300 milligrammi al giorno di colesterolo. Ma al di là di questo mi fa specie che invece non siano riportate altre informazioni in questa tabella".

Del tipo?
"Proteine. Nel latte ci sono 3,5 grammi di proteine di elevata qualità biologica. Nella bevanda alla mandorla? E che dire di zinco, magnesio, fosforo, vitamina B12? Sono presenti solo se si aggiungono. Poi, se guardiamo agli ingredienti di un prodotto a base di mandorle vediamo che il primo ingrediente è acqua, il secondo è lo zucchero. E tutti sappiamo che bisognerebbe ridurre l'assunzione di zuccheri aggiunti. Inoltre nell'immaginario comune la bevanda di mandorle è prodotta tramite la spremitura di questi semi".

Non è così?
"Assolutamente no. Le mandorle sono il terzo ingrediente dopo acqua e zucchero e pesano per il 2-3%. Per il resto troviamo acqua, addensanti e stabilizzanti. I primi servono a dare la sensazione cremosa in bocca, i secondi ad evitare che la frazione solida precipiti sul fondo. Dire che nella bevanda alla mandorla non ci sia chimica (fosfato tricalcico, addensanti, emulsionanti, vitamine…) mi pare quanto meno azzardato".

Un elemento che provoca una certa paura è la presenza di ormoni e antibiotici nel latte...
"Questa è una vera idiozia. Nel latte vaccino non ci sono assolutamente né ormoni né antibiotici. I primi sono assolutamente vietati nell'Unione europea. Mentre i secondi non possono esserci in quanto il latte proveniente da vacche ammalate a cui vengono somministrati antibiotici non può essere commercializzato".

C'è da fidarsi?
"Assolutamente . Non solo perché i nostri allevatori sono dei professionisti, ma perché esistono migliaia di controlli e tutte le analisi fatte dagli organi competenti ci confermano gli alti standard delle nostre produzioni. Mi incuriosisce poi molto l'idea che il latte di mandorla, come quello di soia, venga venduto come un prodotto più naturale rispetto a quello vaccino".

Che cosa la incuriosisce?
"Queste bevande vegetali sono di fatto un prodotto di alta tecnologia, costruito a partire da vari elementi. Basta guardare gli ingredienti: acqua, zucchero, sale, mandorle, addensanti, emulsionanti, vitamine aggiunte. Più naturale del latte?".

Dunque meglio bere il latte di vacca?
"No, non è meglio l'uno o l'altro, ma si tratta di due prodotti differenti. Ognuno è libero di bere quello che vuole, ma affermare che le bevande vegetali siano migliori rispetto al latte vaccino è profondamente sbagliato. Come sarebbe sbagliato il contrario. E si fa disinformazione a diffondere questi contenuti. Le linee guida per una sana alimentazione raccomandano tre porzioni quotidiane di latte/yogurt. Le bevande vegetali sono ottimi prodotti e si possono consumare quando e come vogliamo, ma non sostituiscono il latte, tutto qui".