La fida pascolo in corso di validità è inoltre titolo di possesso della terra per l’allevatore ai fini della riscossione dei titoli Politica agricola comune con la domanda unica e della possibilità di richiedere qualsivoglia forma di aiuto mediante le misure del Programma di sviluppo rurale, a cominciare dalle indennità per le zone svantaggiate e per il benessere animale.
La notizia è stata comunicata dalla Direzione generale alle Politiche agricole della Campania ai sindaci dei comuni della Campania con una circolare del 26 marzo scorso, poi ripresa dal sito web dell’assessorato all’Agricoltura.
“Giunge in conoscenza a questa amministrazione la richiesta effettuata da parte di una organizzazione professionale agricola di proroga delle concessioni di fida pascolo già in atto e concesse – scrive l’assessorato, che aggiunge - in merito questa amministrazione regionale non può non sostenere ed appoggiare la richiesta formulata di prorogare di un anno le concessioni già in essere, fermo restando le singole considerazioni di governo del proprio territorio di cui ciascun sindaco deve tenere conto”.
Nella nota della direzione generale, inoltre, si sottolinea come “pur se con tempi diversi dovuta alla specificità della materia in essere, sarebbe in linea con quanto stabilito dal decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 articolo 103 – Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza”.
La nota dell’amministrazione campana inoltre, ricorda che “al 15 maggio, o al più tardi al 15 giugno se formalizzata ed approvata la richiesta di proroga presentata alla Commissione europea, scade il termine per la presentazione delle istanze di pagamento unico e di Psr Campania, con particolare riferimento alla misura 13”, quest'ultima contenente le "Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici".
“Entrambi gli interventi di politica comunitaria rappresentano un’importante fonte di sostegno a cui molte aziende zootecniche partecipano grazie all’utilizzo della fida pascolo – conclude la lettera ai sindaci - e mai come in questo momento risulta particolarmente decisivo per la sopravvivenza delle singole unità produttive e degli interi territori su cui le stesse operano, garantire la partecipazione delle aziende a tali strumenti di politica comunitaria”.