Soddisfatti gli organizzatori della "quattrogiorni" nella Città dei Sassi, quest'anno proclamata Capitale europea della Cultura, per aver mostrato il valore anche culturale dell'universo della zootecnia nazionale, mettendo i campo rassegne zootecniche, incontri e convegni, mostre fotografiche e degustazioni di prodotti di origine zootecnica provenienti da diverse regioni del Centro e Sud Italia, dalla Basilicata alla vicina Calabria, alla Puglia, alla Campania, al Lazio, Abruzzo e Molise.
Oltre alle mostre nazionali della razza bovina Podolica, un vero e proprio simbolo del territorio lucano e delle campagne centromeridionali, e della razza ovina Merinizzata Italiana, i visitatori accorsi nel'area zootecnica prospiciente il Mulino Alvino, una delle quattro location assieme alla Torre Spagnola, al Palazzo dell'Annunziata e alla Cava Paradiso che hanno ospitato gli eventi, si sono potuti render conto da vicino di una rappresentazione della ricca varietà e biodiversità dell'allevamento del Centro Sud Italia: dagli equini della razza Haflinger, al Cavallo Murgese, al Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido e all'Asino di Martina Franca.
Per la parte convegnistica, spiccano gli eventi che hanno trattato i temi dell'evoluzione del paesaggio agrario, delle fake news sugli allevamenti, sul benessere animale e la sostenibilità ambientale, che ha chiuso la serata del sabato.
Tutte iniziative presenziate costantemente dal presidente dell'Associazione italiana allevatori-Aia, Roberto Nocentini, dal presidente dell'Associazione regionale allevatori della Basilicata, Palmino Ferramosca, padrone di casa, eda numerosi dirigenti e tecnici provenienti da tutte le organizzazioni territoriali nazionali.
"Il progetto di questa manifestazione è pienamente riuscito – dichiara il presidente di Aia Roberto Nocentini - : oltre alla grande passione e professionalità dei nostri allevatori, abbiamo mostrato ad una platea vastissima, in questi giorni sotto gli occhi del mondo quale centro di rilevanza culturale, che la nostra categoria non è quella purtroppo spesso e ingiustamente mostrata come fonte di problemi e criticità per la salute delle persone e per la qualità dell'ambiente. Gli allevatori italiani sono portatori di qualità e distintività, guardiani del territorio e custodi della ricca biodiversità animale del nostro paese. Non solo: curano il loro bestiame quotidianamente, senza soste, anche per garantirne il benessere e far in modo che realizzino i prodotti di eccellenza alla base del made in Italy".
Palmino Ferramosca, presidente Ara Basilicata, aggiunge: "siamo espressione di grandi qualità, siamo la parte sana del paese e non abbiamo nulla da farci rimproverare, anche perché nei nostri allevamenti adottiamo pratiche di sanità e di benessere degli animai addirittura superiori a ciò che le normative sanitarie di livello nazionale ed europeo ci richiedono. Quello in cui dobbiamo migliorare è nel comunicare il ruolo fondamentale che rivestiamo per l'economia e per l'occupazione".
"Aia – ricorda il direttore generale Roberto Maddé – ha sposato con entusiasmo questo progetto voluto dall'Ara Basilicata, e ha dato tutto il suo sostegno per la realizzazione degli eventi. Abbiamo infatti scelto Matera per tenere in questa sede la ‘due giorni' del Meeting nazionale della Rete dei laboratori del Sistema Allevatori e per presentare altre importanti attività: dalla illustrazione delle ricerche e collaborazioni internazionali in atto, con in particolare il progetto Uganda per il quale abbiamo avuto l'onore della presenza dell'Ambasciatrice presso il nostro paese, Sua Eccellenza la Signora Elizabeth Paula Napeyokche ha anche visitato l'area zootecnica e partecipato ad incontri convegnistici, fino alla presentazione della collaborazione in prossime manifestazioni fieristiche di livello nazionale, quali Agrilevante in programma a Bari tra poche settimane e Agriumbria 2020, a marzo del prossimo anno".
"Ricordare tutti gli eventi di questi giorni in poche righe sarebbe impossibile - ha dichiarato con grande soddisfazione il direttore Ara Basilicata Augusto Calbi - ma di sicuro AlleviAmo Expo futuro – Expo Matera 2019 sarà ricordato a lungo come un importante momento di aggregazione e confronto per tutto il territorio. Ringrazio per questo tutte le componenti che hanno contribuito alla piena riuscita della manifestazione: dalla Regione Basilicata, che ci è costantemente vicina, e i cui rappresentanti ci hanno onorato della loro presenza, la Città di Matera, per l'ospitalità eccezionale e per averci dato la possibilità di partecipare con la nostra cultura ad un momento di grande visibilità internazionale, alle organizzazioni culturali e di settore, cito in particolare la Coldiretti che ci ha confermato in questi giorni il suo supporto e sostegno operativo".
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Aia