Fertinergy è il prodotto Timazootec più consigliato per la fase di transizione delle vacche da latte. A confermarlo è lo studio svolto in collaborazione con l'Università degli studi di Milano che ha misurato gli effetti di questo integratore su chetonemia, glicemia, picco di lattazione e parametri riproduttivi.
La prova concreta è arrivata dall'Azienda Seminario di Muscoline in provincia di Brescia che ha evidenziato anche i benefici economici ottenuti dall'allevatore. 

Il periodo del "periparto" è una fase molto delicata per un allevamento con bovine da latte. In questo lasso di tempo, che passa dalla fine gravidanza all'inizio di lattazione, l'animale subisce notevoli stress che influiscono sul suo benessere fisico abbassando le difese immunitarie e favorendo la comparsa di patologie metaboliche come il collasso puerperale ipocalcemico, la chetosi, la steatosi epatica, la ritenzione placentare, la dislocazione abomasale. A queste si aggiungono anche le patologie infettive come le mastiti. È evidente che è importante la corretta gestione di questa fase sia dal punto di vista sanitario che nutrizionale. 
 
Allevamento bovini

Fertinergy è un mangime complementare specifico studiato ad hoc proprio per la fase di transizione. Il suo utilizzo mirato permette di evitare l'insorgenza di chetosi, l'abbassamento della glicemia e garantisce un forte sostegno energetico per la prima parte della lattazione.

A fare la differenza, oltre ai componenti di base, è il Neophos, l'unico fosfato di sodio e calcio registrato nella categoria degli additivi utilizzabili in zoootecnia. Una tecnologia brevettata a livello europeo, sviluppata in Francia all'interno del Cmi, Il Centro mondiale per l'innovazione di Groupe Roullier. Una delle sue principale caratteristiche è il livello di solubilità in acqua del fosforo che risulta superiore a tutti gli altri fosfati.
Grazie a questa peculiarità i batteri ruminali (in particolare i cellulosolitici) risultano essere più attivi e digeriscono in modo più efficiente le fibre presenti in razione aumentando la produzione di acidi grassi volatili (Agv). 

L'analisi dei dati raccolti in azienda ha mostrato un miglioramento dei seguenti valori: un aumento della produzione dai 50 ai 90 giorni di lattazione (+1,6 litri/vacca/giorno), una riduzione dell'intervallo parto-concepimento (-7 giorni/vacca), un netto miglioramento della fertilità.

Il ritorno di investimento per l'allevatore, che nel caso dell'Azienda Seminario ha già una gestione ottimale della mandria, è più che triplicato considerando la maggiore produzione di latte e i minori costi legati alla fecondazione.