Si tratta, nello specifico, di una community, per ora virtuale, in cui il contributo umano e scientifico sarà determinante per realizzare quel percorso di "open innovation" che, lo dimostrano le dinamiche evolutive delle grandi idee negli ultimi secoli, è alla base dell'innovazione.
"L'obiettivo è quello di sviluppare un sistema innovativo di comunicazione, che supporti le imprese nella presa di decisioni strategiche" ha specificato Enrico De Corso, direttore di Confcooperative Lombardia. "Per questo creeremo dei gruppi tematici, ai quali prenderanno parte imprenditori, cooperative, tecnici, amministratori, consulenti, referenti scientifici".
Sarà appunto questo il primo passo per individuare congiuntamente i temi di discussione e organizzare il lavoro all'interno dei gruppi, avvalendosi del supporto di un referente scientifico.
"Oggi il settore primario è chiamato alla sfida dell'innovazione, per rispondere alle esigenze dei consumatori e per assicurare alle imprese quella competitività che un mercato globale impone" ha detto il presidente di Fedagri Lombardia Fabio Perini. "Innovare significa garantire ai soci delle cooperative di poter competere e interpretare al meglio la sfida della sostenibilità, che è ambientale, sociale ed economica".
E se, come scrisse Steven Johnson nel saggio "Dove nascono le grandi idee - Storia naturale dell'innovazione; 2011, Rizzoli", anche le idee più innovative richiedono un necessario tempo di incubazione e sono frutto di connessioni fra più menti, allora una piattaforma in cui analizzare big data, condividere best practice agricole, affrontare allora i più vari argomenti nell'ambito di tematiche già riconosciute come essenziali per la crescita può rappresentare quella scintilla in grado di compiere quei passi avanti di cui il settore, il territorio, gli uomini hanno bisogno.
Il luogo virtuale di "open innovation" abbraccerà, fra le varie possibilità di discussione, i temi legati ai trend dei prezzi e all'andamento di mercato; i modelli organizzativi di filiera; la sostenibilità ambientale dei processi produttivi e le pratiche di benessere animale; l'efficienza produttiva; i trend di consumo e il valore nutrizionale di latte e derivati; le innovazioni di prodotto, di processo e organizzative nelle filiere.
Se Confcooperative Lombardia guarda alla piattaforma Milkcoop innovation, non è che fino ad oggi le cooperative lattiero casearie siano rimaste al palo. Sul palco, infatti, sono presenti per parlare di sostenibilità, innovazione e futuro Paolo Carra (presidente del Consorzio Virgilio), Marco Deghi (direttore della Latteria sociale Valtellina), Tiziano Fusar Poli (presidente di Soresina), Valter Giacomelli (presidente di Gardalatte), Giovanni Guarneri (consigliere di Plac), Stefano Pernigotti (presidente della Latteria sociale Mantova), Tommaso Pucci (coordinatore di Cuga, il Gruppo giovani di Confcooperative e responsabile giovani del Consorzio Cis), Martin Sanna (vicedirettore di Santangiolina).
Essenziale, per loro, il dialogo, la comunicazione, la sostenibilità ambientale e il benessere animale, ma anche l'aggregazione per esplorare nuovi mercati, nell'ottica di un processo di internazionalizzazione sempre più inevitabile, la lotta allo spreco e il risparmio idrico, la ricerca di nuove forme di packaging per contenenere l'impatto ambientale e migliorare la shelf life del prodotto.