Negli ultimi anni, l'apicoltura ha ottenuto un elevato tasso di crescita. Per lo sviluppo di questo settore arriveranno, dalla Regione Emilia Romagna, 480mila euro

I fondi, per metà di provenienza comunitaria e per l’altra metà resi disponibile dal governo italiano, avranno come priorità i giovani, il biologico, le produzioni integrate, l’assistenza tecnica e la formazione professionale degli operatori.

Il plafond finanziario è stato assegnato all’Emilia Romagna dal ministero delle Politiche agricole, nell’ambito dell’Organizzazione comune di mercato (Ocm) del settore apistico per dare attuazione agli interventi messi in cantiere dalla seconda annualità 2017-2018 del Programma regionale triennale 2017-2019 per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’alveare, che ha una dotazione complessiva di circa 2 milioni di euro.

"Con il piano trienniale - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli- diamo sostegno ad un settore che sta assumendo un ruolo sempre più importante per l’agricoltura regionale, sia in termini economici, sia per il servizio di impollinazione svolto a beneficio delle altre produzioni. Lavoriamo per promuovere l’ulteriore miglioramento degli standard qualitativi dei prodotti dell’alveare, a partire dal miele, e per aumentare il livello di sicurezza e di salubrità per il consumatore".

"Stiamo assistendo negli ultimi anni ad una crescente professionalità degli operatori e ad un rinnovato interesse dei giovani verso l’apicoltura
- ha aggiunto Caselli - Di qui l’impegno della Regione per incrementare il reddito degli operatori attraverso il sostegno finanziario alle iniziative e ai progetti più interessanti e innovativi".
 

Le domande  

Il bando scade il 10 novembre 2017 e le domande devono essere presentate attraverso la piattaforma informatica di Agrea (Sop).
Gli aiuti sono destinati ad apicoltori singoli o associati, associazioni apistiche e organizzazioni di produttori (Op), nonchè ad enti pubblici e istituti di ricerca.
I contributi si riferiscono a spese sostenute nel periodo 1 agosto 2017-31 luglio 2018.
Le percentuali di aiuto variano dal 20 al 100% a seconda del tipo di intervento e del beneficiario.


La ripartizione dei finanziamenti  

Il budget per l’annualità 2017-2018 sarà utilizzato per finanziare un’ampia gamma di interventi. 
La maggior parte dei fondi è destinata ai progetti di assistenza tecnica (227mila euro); poi, in ordine decrescente, figurano gli aiuti per l’acquisto di attrezzature per favorire la transumanza (87mila euro), la lotta alle malattie dell’alveare (77mila euro), le misure di sostegno ai laboratori di analisi di prodotti dell’apicoltura (55mila euro), la collaborazione con organismi specializzati per progetti di ricerca (28mila euro) e infine i contributi per l’acquisto di sciami d’api e il ripopolamento degli alveari (3mila e 500 euro).