In tale occasione, nella giornata di sabato 17, sarà presentato nella sala convegni del Complesso Sante Zennaro di Imola il convegno "Le opportunità del Psrn 2014-2020 – Sottomisura 10.2 – Biodiversità".
Un importante incontro di approfondimento organizzato da Anabic, Associazione nazionale allevatori di bovini da carne, associazione che insieme ad Araer, Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna, Comune di Imola, cooperativa Clai ha lavorato per la realizzazione della mostra giunta alla sua 26° edizione.
"Il progetto che abbiamo presentato il 10 maggio scorso e relativo al Psrn sul miglioramento genetico – spiega Roberta Guarcini, direttore di Anabic – rappresenta un’importante opportunità per ottenere i finanziamenti necessari alla salvaguardia e alla valorizzazione delle cinque razze autoctone di bovini da carne iscritte al libro genealogico che rappresentiamo e che sono la Romagnola, la Marchigiana, la Chianina, la Maremmana e la Podolica. Insieme con noi hanno partecipato Anaborapi e Anacli, associazioni che rispettivamente rappresentano gli allevatori di bovini di razza Piemontese, Charolaise e Limousine".
L’importo finanziabile previsto dal Psrn, Piano di sviluppo rurale nazionale, in questione è di 10,5 milioni di euro e il progetto presentato è di pari importo, “ma soprattutto si tratta di un progetto ambizioso che proprio per come è stato articolato ci consentirebbe di svolgere delle attività di salvaguardia e valorizzazione delle razze molto importanti – puntualizza la direttrice di Anabic - a iniziare soprattutto dalla Romagnola, che purtroppo vive un momento di grande difficoltà, contrariamente a quanto dovrebbe accadere in virtù della qualità della carne prodotta che, ci tengo a sottolinearlo, può vantare livelli di eccellenza che nulla hanno da invidiare ad altre razze magari più blasonate".
Per capire quale possa essere la preoccupazione degli allevatori di bovini da carne circa la possibilità di continuare nella loro attività e l’importanza che l’assegnazione del bando legato al Psrn rappresenta per il comparto, basta ricordare che i finanziamenti previsti dal Mipaaf, nel 2016, si sono ridotti al 20% rispetto al passato. “Siamo moderatamente fiduciosi – spiega ancora Guarcini – soprattutto perché il progetto che abbiamo presentato è molto articolato e si concentra sui criteri del miglioramento genetico puntando sul benessere animale e la sostenibilità ambientale".
"Attraverso le opportune valutazioni potremo stabilire invece quanto l’animale effettivamente ne consuma e procedere successivamente con una distribuzione più corretta e razionale che, grazie al risultato legato all’indice di efficienza alimentare, permetterà di raggiungere l’obiettivo fissato. Abbiamo messo in campo diverse sinergie – è il pensiero conclusivo di Guarcini – l’auspicio è che la risposta attesa per le prossime settimane risponda alle nostre legittime aspettative".
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Fonte: Araer - Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna