A partire dal 2017, il rafforzamento dei programmi annuali di miglioramento genetico della razza ovina sarda, con particolare attenzione alla qualità casearia e igienico-sanitaria del latte, sarà al centro di speciali convenzioni tra Regione  Sardegna e le associazioni degli allevatori, con la supervisione del ministero delle Politiche agricole.
Lo prevede una delibera proposta dall’assessora dell’Agricoltura della Regione Sardegna, Elisabetta Falchi, e approvata il 15 novembre 2016 dalla Giunta regionale e nella quale è compresa anche la copertura finanziaria delle attività di tenuta dei libri genealogici e di svolgimento dei controlli funzionali del bestiame svolte dalle Associazioni interprovinciali degli allevatori negli anni 2014, 2015 e 2016.
 
"Le attività svolte dalle Aipa - spiega la titolare dell’Agricoltura - sono la base per le valutazioni genetiche degli animali, la loro selezione col fine dell’aumento della quantità e qualità delle produzioni di latte. La Regione ha sempre investito negli anni ingenti risorse economiche e umane per cofinanziare i programmi ministeriali di miglioramento genetico svolti dalle Aipa. Anche grazie al coinvolgimento dell’agenzia regionale Agris ci siamo impegnati per rilanciare il lavoro sul campo che consenta di avere pecore capaci di produrre latte di sempre maggiore qualità casearia".
 

Ma con la diminuzione dei finanziamenti ministeriali e conseguentemente anche regionali e l’adozione del metodo forfait per il calcolo delle assegnazioni delle risorse, i programmi portati avanti dalle Aipa in Sardegna avevano perso buona parte della loro efficacia e subìto tagli su attività fondamentali.

“Per questa ragione, abbiamo lavorato affinché, per gli anni dal 2014 al 2016 e nelle more dei decreti ministeriali sui programmi di esercizio, la Regione potesse intervenire per garantire la continuità dell’attività delle Aipa, approvando i programmi e disponendo i previsti finanziamenti in maniera mirata ad ottenere una maggiore personalizzazione degli interventi sul campo" sottolinea la Falchi
 
Sulla base della sperimentazione predisposta in questi anni, dal 2017, annuncia l’assessora, "I programmi annuali saranno elaborati dalle Agenzie agricole, in accordo con le Associazioni di categoria, e cofinanziati dalla Regione esclusivamente sulla base di speciali convenzioni con il sistema di associazioni allevatori Aia-Associazione nazionale della Pastorizia e la supervisione del Mipaaf, per realizzare programmi mirati al miglioramento genetico specifico della razza ovina sarda".

Si punta così ad intensificare tutte quelle attività come i prelievi e le analisi della qualità del latte che favoriscono il monitoraggio della produzione e l’aumento del contenuto in grasso e proteine.