Un formaggio unico, perché ha caratteristiche proprie di un territorio e una lavorazione fatta di processi antichi e tradizioni immutate.
Ha origini lontane, che risalgono all'anno 1134, quando alcuni frati dell'Abbazia di Chiaravalle riuscirono a capire come poter conservare a lungo il latte, trasformandolo in un formaggio a pasta dura che poteva durare nel tempo, da qui il nome caseus vetus (cacio invecchiato) e successivamente Grana.
Dall'intuizione dei frati si è arrivati al Novecento, con la volontà di regolarizzare e controllare la produzione per garantire la massima qualità e le caratteristiche organolettiche. La nascita del Consorzio tutela Grana Padano, nel 1954, ha proprio l'obiettivo di riunire le cooperative e le industrie casearie dedite alla produzione secondo un disciplinare ben preciso, a tutela del consumatore.
E proprio ai suoi diversi consumatori il Consorzio si è sempre rivolto, con l'obiettivo di informare e fare cultura attraverso progetti nazionali e internazionali, come la sponsorizzazione di eventi sportivi piuttosto che la partecipazione a fiere importanti del settore, progetti di informazione nelle scuole fino all'attività di educazione nutrizionale Grana Padano divenuta dal 2005 un progetto istituzionale con finalità a servizio del consumatore.
Dalla qualità della vita grazie ad un corretto stile alimentare, alla promozione dei molteplici usi in cucina, fino ad arrivare alla ristorazione e al piacere di sperimentare abbinamenti innovativi grazie anche a collaborazioni con ristoratori e cucine "stellate". Oltre i confini del Bel Paese.
Il Consorzio non si è mai fermato, e non si ferma. Promuove e continua a comunicare, oggi più che mai, i suoi valori ad un sempre più vasto pubblico.
Racconta l'importanza della materia prima e dei controlli, la tradizione millenaria e il rapporto con il territorio, il sapore e la genuinità, le caratteristiche nutrizionali.
E oggi, proprio per sintetizzare le peculiarità e la storia di un orgoglio italiano, il Consorzio ha deciso di scrivere un volume che racchiude il percorso fatto finora, descrivendolo anche attraverso le campagne pubblicitarie nazionali e internazionali ideate e prodotte fino a Expo 2015.
"Questo libro - afferma Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano, in occasione della presentazione alla stampa - racconta la storia millenaria di un prodotto che fa parte di tutti noi perché è da sempre sulle tavole delle famiglie italiane, e non solo.
Rappresenta la cultura gastronomica del nostro Paese, la storia millenaria e le tradizioni socio culturali di un territorio così splendidamente raccontate da Olmi nell''Albero degli Zoccoli' il piacere della condivisione, del mangiare bene. La scelta di scrivere il libro in italiano e in inglese è motivata dal forte appeal che il nostro prodotto ha a livello internazionale".
Grana Padano Dop è infatti uno dei protagonisti del gusto universalmente riconosciuti, e il prodotto Dop più consumato nel mondo (l'export copre oltre un terzo della produzione).